Cultura

Quattro motivi per festeggiare il Carnevale a Napoli

Il Carnevale inizia il 17 gennaio, con la festa di Sant’Antuono e termina, quest’anno, il 5 marzo, con il martedì grasso. Dopo le festività natalizie, tutti attendono questa ricorrenza per festeggiare, scampando alla frenesia giornaliera. Il Carnevale a Napoli non è famoso quanto quello di Venezia, ma presenta altrettante maschere, ricette ed eventi particolarmente amati. Quindi, i motivi per festeggiare la divertente e antica festività a Napoli sono tanti. Di seguito, ne elencheremo quattro:

1. Gli eventi

Tantissimi eventi e sfilate sono in programma nel capoluogo campano. Alcuni storici come il famoso Ballo a Corte, rinnovato ogni anno al Palazzo Reale di Napoli. I partecipanti indossano, come consuetudine, una maschera e saranno accompagnati da uno storico dell’arte che illustrerà gli eventi storici che hanno reso famosa la residenza. Una seconda iniziativa di rilievo, che preme nominare, è il Carnevale Napoletano al Vomero, che dal 1 al 5 marzo, in via Scarlatti, vede in scena performance di attori, legate alle maschere tradizionali più celebri. Altresì, per i nostri amici a quattro zampe c’è la sfilata in costume. Tuttavia, gli eventi sono ancora tantissimi, come il Carnevale Sociale Centro Storico, che salta all’occhio per il tema ironico che animerà la sfilata: “Vir bbuon – miettete ‘e llente”.

2. Il cibo

Il menù di Carnevale è molto ricco di ricette dolci e salate a Napoli e, soprattutto, che mirano sempre alla tradizione.  I napoletani iniziano il loro banchetto con la lasagna, tradizione vuole che a Napoli sia rossa, senza besciamella. In una cucina di tutto rispetto non si butta via niente e, dopo la lasagna, vengono servite le polpette, ripiene di pane macinato, carne, pecorino e pinoli. Insieme a questo secondo piatto ci sono anche le braciole. Come dessert non possono mancare le chiacchiere, consumate con lo zucchero a velo, il miele, il cioccolato. Per finire, una delizia per il palato è il famoso sanguinaccio, diffuso specialmente al sud d’Italia. Sicuramente non resterete a pancia vuota, nel caso decideste di festeggiare il Carnevale a Napoli.

3. Le maschere

Tutti dovremmo uscire dalla routine quotidiana. Un buon motivo per venirne fuori è proprio il Carnevale. Bambini e adulti possono indossare una maschera, diversa da quella giornaliera, per poter essere ciò che si vuole, almeno per un giorno. La tradizione napoletana è colma di maschere carnevalesche, che rievocano personaggi fantastici, rappresentanti l’emblematica cultura di Napoli. La più nota è Pulcinella, che incarna lo spirito popolare e l’ironia del napoletano, con la sua euforia e ingenuità. Oppure, la maschera del Cacciamole. Questa figura è rappresentata da uno scugnizzo, che con uno sporco cappello a tre punte e grosse lenti, a bordo di una carrozzella sfasciata, fingendosi medico, cava i denti dei suoi assistiti, conniventi del travestimento. Altresì, lo scugnizzo dà anche lezioni di medicina, in modo umoristico, tipicamente napoletano. Ancora tante le maschere che vengono sfoggiate tra le vie della bella città e, quindi, le idee per il miglior travestimento non sono poche.

4. Gli scherzi

 “A Carnevale ogni scherzo vale” e la tradizione vien sempre rispettata. Pertanto, preparatevi alle tantissime burle dei napoletani che animeranno la vostra giornata.

Il divertimento per le strade di Napoli è assicurato, per grandi e piccini. Non c’è occasione migliore per svagarsi, lasciare andare, almeno per un giorno, i nostri mille obblighi. Ridete con gli amici, partecipate ai tanti eventi  e mascheratevi da chi vi diletta di più.