Gli insistenti no del Ministero dei Beni Culturali all’esposizione delle “Sette opere di misericordia” di Caravaggio al Museo di Capodimonte è un’inconcepibile conclusione. Infatti, il MiBAC ha vietato il prestito del capolavoro del Pio Monte della Misericordia, un edificio monumentale situato lungo il decumano maggiore.
“Il no del Ministero per i beni culturali all’esposizione per tre mesi delle “Sette opere di misericordia” di Caravaggio dalla Cappella del Pio Monte al Museo di Capodimonte è davvero non solo una straordinaria occasione persa ma anche un incomprensibile intreccio di veti incrociati. – afferma in una nota il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris – Napoli, ormai per tutto l’anno, rappresenta un palcoscenico naturale ma soprattutto culturale di levatura mondiale. Negare il godimento di un’opera meravigliosa come quella del Caravaggio ad una mostra-evento che attirerà migliaia e migliaia di napoletani e turisti è davvero una assurda decisione. Provvedimento preso dal solito partito del NO”. De Magistris conclude deluso per l’incredibile scelta del MiBAC.
Altresì, anche il direttore del Museo di Capodimonte adirato per l’accaduto, parla di “un blocco contro la collaborazione istituzionale”, come riporta il quotidiano La Repubblica che espone anche il problema portato alla luce da Famiglietti: direttore della sezione belle arti e paesaggio del MiBAC pensa che la tela, situata in Pio Monte della Misericordia, sia troppo in alto e uno spostamento sia rischioso.
“Per questo abbiamo proposto un’impalcatura. Ci sono tecnologie e grande competenze umane per farlo. – risponde così Sylvain Bellenger alle insinuazioni di Famiglietti – La ditta che spostò il quadro nel 2004 a Capodimonte è ancora la stessa che lavora con noi. La funzionaria storica dell’arte di grande esperienza che segue il progetto di trasferimento l’ha già seguito 15 anni fa”.
“Il progetto che abbiamo studiato con la Soprintendenze è preciso. – continua il diretto del Museo di Capodimonte, rispondendo alle domande di La Repubblica – Con il prestito di “Parade” di Picasso, una pittura d’una grandissima fragilità di 20 x 17 metri il Pompidou centre di Parigi ha dato fiducia alle nostre capacità. L’Italia non le riconosce agli italiani. Il nostro progetto era molto sicuro. Per 5 minuti abbiamo pensato di cancellare, ma Napoli aspetta la mostra e non vogliamo deludere la città”.
Le risposte di Sylvain Belling ai no del Ministero dei Beni Culturali fa ben sperare ai cultori di una delle più belle opere di Caravaggio. L’evento per la mostra di quest’opera richiamerebbe, infatti, molti turisti italiani e non e cittadini del capoluogo campano. Napoli, quest’anno, è stata una delle protagoniste in Italia per i tanti eventi divulgati. L’esposizione di quest’ultima opera sarebbe un’ulteriore affermazione di una Napoli per la cultura.