Santuario della Madonna dei Lattani a Roccamonfina e la sua sorgente miracolosa
Lug 05, 2019 - Claudia Ausilio
Un angolo di paradiso, un luogo ascetico lontano dal rumore e dallo stress della città. E’ il Santuario della Madonna dei Lattani sul versante orientale dell’omonimo monte di Roccamonfina.
Esso è dedicato alla Beata Vergine ed è legato al ritrovamento della statua della Madonna. L’appellativo “Lattani” secondo alcuni è dovuto al monte sul quale sorge, secondo altri alla capretta lattifera che fece scoprire l’icona mariana.
Il complesso religioso è incastonato tra i famosi castagneti di Roccamonfina, che in autunno raggiungono l’apice della bellezza. Esso comprende la chiesa, il convento dei frati francescani e l’eremitaggio di San Bernardino.
“Chiunque visita questo edificio della Genitrice di Dio, nelle feste dedicate a Lei, a Cristo e ai discepoli, i peccati gli saranno indulgenziati di cento giorni. Lo costruì Tommaso soprannominato De Peregrinis. Anno 1430″, cita l’epigrafe situata sul lato destro della facciata della chiesa.
Essa dimostra che la chiesa esisteva già nel XV secolo, ma la sua datazione è legata indissolubilmente al rinvenimento della statua della Madonna. La tradizione vuole che verso la fine del 1300, un pastore che portava le sue caprette lì notò che una di queste tutti i giorni si allontanava dal gruppo e la sera dava più latte delle altre caprette. Così incuriosito decise di seguirla.
Arrivò davanti ad una grotta dove la capretta brucava un’erba rigogliosa. Il pastore entrò e trovò un baule sorvegliato da un serpente che reggeva due chiavi in bocca. Esso custodiva probabilmente l’icona della Beata Vergine in pietra lavica. La devozione mariana degli abitanti di Roccamonfina attirò l’attenzione di San Bernardino e di San Giacomo della Marca che fecero costruire un santuario dedicato a Maria.
Il Santuario della Madonna dei Lattani è visitato ancora oggi da molti pellegrini ma custodisce anche preziose opere d’arte tardogotica, nonostante la facciata e l’interno della chiesa abbiano subito vari restauri nel corso del XX secolo. Il portale d’ingresso è in pietra calcarea bianca, incorniciato da due piccole colonne che poggiano su due leoni. Sopra il cornicione è collocato l’affresco della Madonna col Bambino tra gli angeli datato 1507.
Sul lato sinistro della chiesa c’è una piccola porta che conduce ad un angolo suggestivo incorniciato da rosari, ex voto e ricordi di fedeli. Si tratta proprio della grotta del ritrovamento dell’icona mariana. Quando è stata ritrovata la statua era di colore grigio chiaro, poi è stata colorata. Maria indossa un abito rosso col mantello azzurro, vestiario tipico del Trecento.
Di fronte la chiesa sorge l’eremitaggio di San Bernardino, un edificio in stile gotico su tre piani. Su uno dei lati della corte vi è la fontana della Madonna, sovrastata da un quadro maiolicato che raffigura la storia del ritrovamento dell’immagine mariana. L’acqua che scorre nella sua vasca deriva dalla sorgente della grotta e ha proprietà miracolose.
Si crede faciliti il concepimento delle coppie, infatti la Madonna dei Lattani è nota anche come protettrice dei lattanti.
Prima di lasciare il Santuario della Madonna dei Lattani non si può non rivolgere lo sguardo verso il panorama oltre la terrazza del Santuario, magari seduti su una delle panchine di fronte. Castagneti bellissimi fanno da sfondo alla valle della via Latina, antica strada romana consolare che collegava Roma a Casilinum (odierna Capua) e passava proprio per Roccamonfina.
Fonte:
– www.santuariolattani.it