Il Vittoriano (1885) di Roma è costituito da una miriade di opere artistiche classiche e ricche di simbolismo. Il Monumento è stato progettato dagli architetti Pio Piacentini, Ettore Ferrari, Giuseppe Sacconi e realizzato da tante e sapienti mani di artisti provenienti da diversi territori dell’Italia. Il Monumento rimanda all’Unità d’Italia, oggi è conosciuto impropriamente col nome di Altare della patria. In questo magico luogo si celebrano tante commemorazioni di quei giorni che hanno lasciato il segno nella nostra nazione.
Quasi ci smarriamo dinanzi alle tantissime suggestive opere artistiche che adornano il Monumento e tra queste ricordiamo Napoli, la Campania e la Fontana del tirreno. L’altorilievo rappresentante Napoli è posto alla base della statua equestre a Vittorio Emanuele II costruita nel 1905 da Enrico Chiaradia e completata nel 1910 da Emilio Gallori.
Oltre a Napoli, ci sono anche alcuni paesi dell’Italia rappresentati da Eugenio Maccagnani. Essi ricordano in taluni casi determinate forme di governo e in altri specifiche qualità. Le città sono 14, andiamo in ordine: Torino, Venezia, Palermo, Mantova, Urbino, Napoli, Genova, Milano, Bologna, Ravenna, Pisa, Amalfi, Ferrara e Firenze.
L’orientamento ha una sua logica, al primo troviamo Torino perché prima capitale d’Italia. Il re Vittorio Emanuele II che sormonta i rilievi evidenzia la supremazia della monarchia Sabauda.
La città di Napoli è retoricamente rappresentata come un’avvenente donna con un abito regale, una corona e una collana di dignità e reca uno scudo triangolare di tipo normanno. La Repubblica marinara di Amalfi viene raffigurata come donna che ha tra le mani una palma che punta verso la scritta centrale dell’opera monumentale: “Per legge del 16 maggio 1878”. Dall’altra mano reca uno scudo contenente il simbolo della bussola, che erroneamente si fa rinvenire la scoperta all’amalfitano Flavio Gioia.
Nella parte centrale del Vittoriano c’è un ampio colonnato e sul cornicione del sommo portico ci sono delle statue che rappresentano le province d’Italia. Rispetto ai singoli paesi d’Italia fatti dalla stessa mano artistica, le province sono commissionate a diversi artisti che spesso provengono dalle rispettive province.
Esse ne sono 16 e rimandano retoricamente alle immagini che ne ritraevano i Romani nella rappresentazione delle province d’Italia. Da sinistra a destra si parte dal Nord fino a giungere al Sud Italia: Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzi, Campania, Puglia, Lucania, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Nella parte centrale, ci sono due diciture latine con le seguenti scritte: “PATRIAE UNITATI” “CIVIUM LIBERTATI”. Tradotte in italiano: “ALL’UNITA’ DELLA PATRIA” “ALLA LIBERTA’ DEI CITTADINI”. La statua della Campania realizzata dal salernitano Gaetano Chiaromonte e rimanda a una donna che porta al capo una corona d’alloro e imbraccia una cornucopia che ricorda la Campania felix.
All’ingresso del Monumento ci sono due grandi fontane e a noi interessa la Fontana del Tirreno (XX sec.). E’ stata realizzata da Pietro Canonica e raffigura il Mar Tirreno.
La mastodontica statua poggia i suoi piedi sulla lupa capitolina ed è in atto di alzarsi grazie all’ausilio di una base cui è rappresentata una sirena. La sirena fa riferimento con molta probabilità alla sirena Partenope decantata da Omero nell’Odissea.
Sitografia:
http://www.autieri.it/files/VITTORIANO.pdf
http://www.romeguide.it/vittoriano/vittoriano.htm
http://www.romatravel.eu/vittoriano.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Opere_architettoniche_e_artistiche_del_Vittoriano