Il cinema si ferma, ne risente la Campania: migliaia i film girati qui negli ultimi anni


Tra i tanti settori in ginocchio a causa dell’emergenza Coronavirus, in Campania e non solo, c’è anche il settore cinematografico. Tantissime piccole imprese del cinema, probabilmente, non ce la faranno a ripartire e a riprendere le attività al termine della pandemia e tante persone impiegate nel settore perderanno o hanno già perso il lavoro.

Per i lavoratori del cinema, infatti, quest’anno non ha prospettive: produzioni, rassegne e festival annullati tagliano fuori dal mondo del lavoro migliaia di impiegati nel settore. Attori e registi sono solo la punta dell’iceberg di questo ambito: ogni singola figura che partecipa ad una produzione cinematografica è in pericolo, dal costumista all’operatore alla macchina.

Oltre all’impossibilità di girare, per di più, subentra anche l’impossibilità di diffondere pellicole già pronte nei cinema di tutto il mondo. Trovare metodi alternativi per la diffusione di una pellicola, dunque, non porta di certo lo stesso guadagno di quando la si diffonde nei cinema, né nelle casse dei multisala né nelle casse di chi lavora alla produzione.

Supponiamo per assurdo un’improvvisa riapertura di luoghi come cinema e teatri: quante persone avranno davvero il coraggio di rientrare in luoghi chiusi e, per antonomasia, di aggregazione? La ripresa del settore artistico e, in questo caso, cinematografico, sarà lentissima anche alla fine dell’emergenza Coronavirus.

Se stringessimo l’inquadratura sulla nostra regione, inoltre, potremmo riuscire a vedere ancor più da vicino quanto il cinema sia un enorme motore produttivo ed economico di promozione territoriale, formazione e cultura. Basti pensare anche soltanto al nostro capoluogo: sono oltre mille i film girati negli ultimi cinque anni a Napoli.

Come non citare “Napoli Velata” (2017), “Martin Eden” (2019), “5 è il numero perfetto” (2019), “Caccia al Tesoro” (2017), “A casa tutti bene” (2018), girato a Ischia, “Ultras” (2020) e tanti altri. Ma a Napoli non si girano soltanto film: tanti anche gli spot e le serie televisive.

Come non citare il grande successo raggiunto negli ultimi anni della serie “L’amica geniale” ispirata ai romanzi di Elena Ferrante. Ma ci sono anche “Gomorra”, “I bastardi di Pizzofalcone”, “Il Commissario Ricciardi”, “Un posto al sole” e tante altre serie tutte napoletane.

Napoli è un vero e proprio set cinematografico a cielo aperto e fermare il cinema e tutte le persone che mettono anima e corpo nel cinema e per il cinema è anche un po’ come fermare una parte del respiro artistico di questa città e dell’intera regione. Tra i tanti lavoratori che vanno tutelati, non dimentichiamoci mai, in tutti i sensi, di chi vive d’arte e per l’arte.


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