Preziosa scoperta alla Reggia di Caserta. Infatti, dopo lavori di pulizia e ripristino degli ambienti, è ritornata alla luce “La grotta di Eolo”.
Le grotte, ripulite nei giorni scorsi da rovi e piante infestanti, hanno mostrato un tesoro che risale quasi sicuramente agli anni ’70. Tra i meandri, sono stati ritrovati oltre 300 pezzi tra arti, capitelli, foglie d’acanto, fregi e stemmi, appartenuti ai gruppi scultorei del Parco Reale e rinvenuti in parte anche nella macchia boschiva e nei depositi. I reperti, riemersi dall’oblio, sono stati fotografati e catalogati in attesa di poter tornare, dove possibile, nella loro collocazione originaria.
“Vogliamo coinvolgere il nostro pubblico alla ricerca del “pezzo mancante”. Una volta repertoriato tutto il materiale, sui nostri canali social verranno pubblicate le foto degli elementi più emblematici. Il visitatore sarà quindi invitato a perlustrare il Parco Reale per trovarne il “proprietario”. Un gioco che partirà dunque dalla realtà digitale ma che coinvolgerà dal vivo i visitatori della Reggia di Caserta“, hanno dichiarato sulla pagina Facebook della Reggia di Caserta.
Recentemente, inoltre, è stata predisposta l’apertura degli ambienti e del parco a tutti i visitatori, con controlli al termoscanner per quanto riguarda la temperatura corporea ed obbligo di mascherina.
Gli orari di apertura, invece, rispettano le seguenti fasce orarie: dalle 8.30 alle 19.00, con ultimo ingresso alle 18.00, e per il Giardino Inglese dalle 8.30 alle 18.00, con ultimo ingresso alle 17.00.