‘A Gaiola: perché l’isola di Posillipo si chiama così


La Gaiola è un isolotto di Coroglio, un tempo conosciuto come Euplea, forse per la presenza di un tempio dedicato a Venere.

Il nome Gaiola (o Caiola) deriva probabilmente dalla disposizione dei ruderi presenti sull’isolotto che hanno una forma di gabbia che in napoletano di dice proprio cajòla. Il termine è una trasposizione dal latino “cavea” (caveola), che oltre a significare cavità, gabbia, indica anche una piccola grotta. Molte sono infatti le cavità presenti lungo il litorale che la fronteggia, prima fra tutte la Grotta di Lucullo. Molto probabilmente in passato era nota come Isola della Caviola, passata poi a Caviola e infine a Gajola.

I ruderi presenti sull’isolotto sono di origine romana, detti “della scuola di Virgilio” e si riferiscono ad una villa all’epoca presente sull’isola dove secondo la leggenda il poeta vi praticasse riti magici.

Come abbiamo già avuto modo di raccontare l’isola è sempre stata considerata maledetta, sin dai tempi dei romani. Tra le varie storie c’è quella dello “spirito di Lucietta”, il fantasma della giovane moglie tedesca di Hans Braun annegata per il cedimento del cavo della teleferica che collegava l’isola maggiore della Gaiola con la terraferma. Il suo lamento si sentirebbe durante le notti di tempesta.


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