Le scuole italiane non sempre brillano per strutture e servizi (cosa che è venuta ancor di più fuori con l’inizio della scuola ai tempi della pandemia) però accolgono grandi menti che meritano di essere valorizzate. Il primo docente italiano a essere nominato nella rosa dei dieci finalisti del global Teacher Prize, infatti, insegna qui in Campania e si chiama Carlo Mazzone.
Carlo Mazzone è un docente di informatica che ha elaborato delle metodologie didattiche innovative, che stimola i suoi studenti a progettare start-up imprenditoriali e che si batte contro la dispersione scolastica in una zona afflitta da un forte tasso d’emigrazione. Il professore, infatti, insegna Tecnologie dell’informazione e della comunicazione e Informatica all’Iti “Giambattista Bosco Lucarelli” di Benevento.
Carlo Mazzone, dunque, è in corsa per un riconoscimento da 1 milione di dollari che premia gli insegnanti che hanno avuto un impatto positivo non solo sugli studenti ma anche sulle comunità che li circondano. La finale del global Teacher Prize si terrà il 3 dicembre a Londra, attraverso video-collegamenti a causa della pandemia da Covid-19.
Ma cosa ha fatto di straordinario il professor Mazzone per essere stato candidato a un così prestigioso premio? Carlo Mazzone ha ideato la metodologia didattica “VivariumWare”, che divide gli alunni in gruppi di due o massimo tre persone, ciascuna con il proprio ruolo, e li sfida a gestire una mini-impresa simulata volta alla realizzazione di un progetto, fornendo indicazioni di massima sulle tecnologie da usare ma lasciando piena libertà nelle scelte di realizzazione del progetto stesso.
Inoltre, nel corso degli anni, i suoi libri sono stati pubblicati a livello nazionale: il suo lavoro su “C e C++ – Le chiavi della programmazione”, ad esempio, è diventato un vero e proprio bestseller in tutta Italia e viene utilizzato anche in corsi scolastici e universitari.
Nel 2019 gli alunni di Mazzone hanno addirittura vinto la finale nazionale grazie al progetto “farm@” e si sono classificati terzi nella competizione europea dove hanno gareggiato insieme ad altri 40 team di altrettanti paesi. Proprio dai curatori di Junior Achievement il “professore migliore d’Italia” ha ricevuto tanti elogi.