In occasione del Maggio dei Monumenti, stamattina si è tenuta la cerimonia di svelamento del dipinto murale restaurato di Mattia Preti su Porta San Gennaro a Napoli, ad opera dell’AreN “Associazione Restauratori Napoletani“. Curatore del progetto è l’architetto Gennaro Piezzo, supportato dall’assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele, insieme con altre personalità di spicco e altre associazioni private.
Ha partecipato alla cerimonia anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che si è dimostrato entusiasta: “É bene che in un periodo così difficile si riparta dalla cultura.“, e aggiunge: “La nostra comunità sa da dove deve ripartire, ma senza partecipazione diventa tutto più difficile. Perciò invito ognuno a prendersi cura della città e a tutelarla.“.
Il dipinto di Mattia Preti, pittore calabrese, nacque come voto religioso per scongiurare la peste che devastò Napoli nel 1656, infatti sono raffigurati la Madonna, San Gennaro, Santa Rosalia e San Francesco Saverio che implorano la fine dell’epidemia.
Dopo lo svelamento, i presenti alla cerimonia hanno potuto notare un particolare nel dipinto che prima del restauro non era visibile: uno dei personaggi raffigurati indossa un panno a coprire naso e bocca, identificato come “mascherina“. Il soggetto è probabilmente un ammalato, il quale indossa delle bende e presenta delle macchie scure sulla pelle, tipico sintomo della peste.
La presenza del personaggio con la mascherina è stata una casualità che ha fatto sorridere, ma anche riflettere: così l’artista del Seicento rappresentava il metodo per difendersi e per proteggere gli altri dal contagio della peste, precauzione che ad oggi ci sembra molto familiare.