Il Mausoleo del Ciaurro: il più importante mausoleo della Campania si trova a pochi passi dalla città di Napoli.
Al confine con il capoluogo partenopeo, infatti, si trova il Comune di Marano di Napoli, che ospita sul suo territorio il Mausoleo del Ciaurro. Rinvenimenti di tracce antropologiche ci testimoniano sul territorio maranese una presenza umana già a partire dall’età neolitica.
Ma il periodo di massimo splendore della periferia a nord di Napoli lo si ha nell’età romana. In questi anni, infatti, Marano divenne crocevia di attività economiche, ludiche e religiose, grazie alla sua collocazione geografica posta sulla Consularis Campana, ovvero la via che collegava Pozzuoli a Capua, proseguendo verso Roma con la Via Appia.
I ritrovamenti archeologici avvenuti nell’ambito del Comune di Marano testimoniano una notevole intensità di insediamenti in epoca romana. Lungo le strade che in antichità attraversavano questo territorio si susseguivano ville residenziali e rustiche, cisterne, sepolcri isolati o riuniti in necropoli.
Una testimonianza della presenza romana ancora oggi visibile sul territorio è il Mausoleo del Ciaurro. Sito a via Guglielmo Pepe, a pochi passi dal Corso Europa, è stato definito dall’architetto Roberto Pane, un importante storico d’arte che collaborava al momento della scoperta del mausoleo avvenuta nel 1992 con la Sovrintendenza alle antichità della Campania,“Il più importante mausoleo della Campania”. Proprio la stretta amicizia di Pane con Benedetto Croce, portò quest’ultimo a Marano per visitare il reperto venuto alla luce.
Il mausoleo di Marano, infatti, costituisce nell’ambito dell’architettura in Campania uno dei più significativi esempi. Il poderoso basamento a pianta quadrata racchiude una camera sepolcrale rettangolare, in parte sottoterra, lungo le cui pareti si aprono delle nicchie ove venivano poste le urne cinerarie. E’ probabile che in epoca tarda quest’ambiente sia stato trasformato in cisterna.
Il mausoleo fu realizzato in opera reticolata e in opera Laterza, con probabili finiture in stucco: l’utilizzo di materiali diversi (tufo e mattone) è stato abilmente sfruttato per creare motivi decorativi e cromatici di grande effetto.
Il Mausoleo del Ciaurro è oggi circondato da un parco comunale accessibile ai cittadini, che porta la medesima denominazione. Il suo nome, molto probabilmente derivante dall’arabo Tdjiaurr, “Luogo degli infedeli”, ci esplicita la sua destinazione d’uso e il disappunto sociale che generava. L’edificio, realizzato in tufo e laterizio su una base quadrata, era destinato alla conservazione delle ceneri dei defunti.
Un luogo sacro, dunque, ma di infedeli. La pratica di seppellimento cristiana delle persone passate a miglior vita era quella della inumazione. Effettuare una sepoltura diversa equivaleva, dunque, a esplicitare la non appartenenza alla fede cristiana. Pertanto la denominazione derivante dall’arabo era finalizzata proprio a esorcizzare la condizione religiosa di chi in vita e in morte non aveva appoggiato il cristianesimo.
Una bollatura identificativa, che marchiava le persone all’infinito e che ha etichettato molto probabilmente anche Marco Tullio Tirone. Le ceneri del liberto e allievo di Marco Tullio Cicerone pare abbiano trovato collocazione proprio nel mausoleo di Marano. Una leggenda avvalorata dalla presenza nel limitrofo quartiere della Città di Napoli, Chiaiano, di una zona denominata Tirone, a causa della probabile presenza in antichità di una villa appartenente al discepolo ciceroninano.