I fantasmi di San Martino, si sentono rumori e urla strazianti nei sotterranei
Nov 11, 2021 - Claudia Ausilio
Sulla collina del Vomero, nella zona di San Martino, sorgono due complessi monumentali: Castel Sant’Elmo e la Certosa.
Si tratta di uno dei posti più belli e panoramici di Napoli, da qui è possibile ammirare tutto il Golfo e la città. Ma come tanti luoghi partenopei anche questa collina è avvolta un alone di mistero. Infatti ci sono delle leggende che raccontano di fantasmi che la notte popolano le stanze ed i sotterranei della Certosa di San Martino e di Castel Sant’Elmo.
Fantasmi di San Martino, le leggende
Quest’ultimo è uno dei castelli più famosi di Napoli e sorge in un luogo chiamato anticamente Paturcium. Qui nel X secolo esisteva una chiesa dedicata a Sant’Erasmo di Formia, da cui la denominazione Eramo, Ermo, Elmo. La fortezza è in parte ricavata dal tufo giallo napoletano della roccia e da qui si poteva controllare tutta la città, il golfo e le strade che portano giù. Castel Sant’Elmo è l’unico castello al mondo ad essere costruito su una pianta a sei punte e secondo gli esperti ciò serviva alle guardie per poter sparare da tutte le direzioni e difendere la collina.
Il castello e la Certosa di San Martino sono protagonisti di alcune leggende. Una di queste narra che nelle stanze di Castel Sant’Elmo vaghi un fantasma burlone che ama spaventare i passanti, mentre un’altra racconta di molti nemici che tentarono nel tempo di assalire il complesso di San Martino. Le guardie reali li uccidevano e i loro corpi venivano gettati nei sotterranei per farli divorare dai topi senza ricevere una degna sepoltura. Da qui pare che ancora oggi dopo il tramonto provengano rumori e urla strazianti delle anime dannate dei soldati uccisi. Secondo gli studiosi questi suoni sono attribuibili al fischio del vento nelle grotte sottostanti.
Un’altra leggenda è quella che riguarda la “Sala delle Maschere” della Certosa. L’importante collezione di maschere indossate da celebri artisti napoletani custodita all’interno del complesso di San Martino: Totò, Eduardo, Petito, Nino Taranto e altri. Qui di notte gli spiriti degli artisti si riuniscono nelle sale tanto che i custodi che restano dopo la chiusura lavorano solo in coppia.