Museo della Bussola e del Ducato Marinaro ad Amalfi: il piccolo museo sconosciuto dedicato all’antica Repubblica Marinara
Dic 12, 2021 - Concetta Formisano
La Campania è una regione ricchissima di poli museali e parchi archeologici ma non tutti questi luoghi di cultura sono famosi come meriterebbero. Oltre ai grandi musei come il Museo Archeologico Nazionale di Napoli o il Museo e Real Bosco di Capodimonte e i grandi parchi archeologici come quelli di Ercolano e Pompei, tantissimi sono i piccoli musei quasi sconosciuti sia per i turisti, sia per la popolazione regionale.
Uno di questi piccoli musei campani poco conosciuti è sicuramente il Museo della Bussola e del Ducato Marinaro, ubicato all’interno dell’Antico Arsenale della Repubblica di Amalfi. Tale museo si propone di documentare e illustrare la sorprendente storia dell’antica Repubblica Marinara di Amalfi, una delle quattro repubbliche che tra X e XIII secolo dominavano il Mediterraneo insieme a Pisa, Genova e Venezia.
Istituito nel 2010, il museo raccoglie e integra l’originaria collezione del museo civico di Amalfi e la raccolta museale propone, dunque, testimonianze sull’evoluzione degli strumenti di orientamento nautico (tra cui la bussola) che rivoluzionarono le tecniche di navigazione aprendo la via dell’oceano verso il cosiddetto “nuovo mondo” e sulla “Città-Stato”, sorta nell’839 e rimasta politicamente indipendente fino al 1135.
All’interno del Museo della Bussola e del Ducato Marinaro di Amalfi sono esposte opere e cimeli che rappresentano le fondamentali realtà storiche dell’antica Amalfi: le Pandette di Giustiniano trafugate dai Pisani nel saccheggio di Amalfi del 1135 e presentate nella riproduzione anastatica del 1910, la Tabula de Amalpha, codice del diritto della navigazione nel Mediterraneo, le Consuetudines Civitatis Amalphiae del 1274, il Tarì, la moneta amalfitana che ebbe corso in molti Paesi rivieraschi del Mediterraneo e tanto altro.
Un peculiare apparato di sculture d’epoca romana e medievale, antiche pergamene, codici e manoscritti, statue in tufo, ritratti dei personaggi del mito di Amalfi, cartografie e mappe dell’antico Ducato, artistici costumi del corteo della Regata Storica della città, inoltre, fanno rivivere il fascino di una delle più straordinarie pagine della storia d’Italia attraverso il complesso di questa esposizione museale.
Buona parte della collezione è di proprietà del Comune di Amalfi o del Centro di Cultura e Storia Amalfitana. Molte opere, però, provengono da donazioni o raccolte private. La ormai permanente mostra “Dalla bussola alla girobussola” ha aggiunto alla collezione di antichi compassi e bussole già presente dal principio, una serie di pezzi unici provenienti dagli archivi storici della Marina Militare Italiana.
Nel 2018 il museo è stato riconosciuto, dunque, come “Museo d’interesse regionale” dalla giunta della Regione Campania capitanata dal presidente Vincenzo De Luca: si tratta di un riconoscimento importante data la storia millenaria della città costiera dall’epoca romana ai nostri giorni.