Arriva l’ok da parte del Senato a far diventare l’Arco di Traiano (a Benevento) un Monumento Nazionale. Sono 213 i voti favorevoli che hanno visto l’assemblea approvare il ddl 2166 che ora passerà alla Camera. Dopo la relazione della sen. Russo (M5S), e l’approvazione degli articoli, hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Laniece (Aut), Giovanna Petrenga (FdI), Marilotti (PD), Alessandrina Lonardo (Misto), DE Siano (FIBP-UDC), Maria Saponara (L-SP), Danila De Lucia (M5S). L’Arco di Traiano è il simbolo della città sannita e ricorda l’imperatore romano che lo fece costruire. Esso risulta essere tra gli archi trionfali meglio conservati.
Soddisfazione è espressa dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella:
“Oggi è una bella giornata per la città di Benevento. Il Senato della Repubblica ha approvato all’unanimità il disegno di legge per dichiarare Monumento nazionale il nostro Arco di Traiano. Voglio ringraziare la Sen. Danila De Lucia per aver proposto questa iniziativa, le senatrici di Benevento, Sabrina Ricciardi e Sandra Lonardo, che hanno sottoscritto il Ddl, e tutti i gruppi parlamentari, che hanno votato favorevolmente per la sua approvazione. Mi auguro che il provvedimento possa avere presto il via libera anche alla Camera. Per intanto, ho dato incarico alla polizia municipale di vigilare con un’attenzione ancora maggiore, affinché le auto non sostino davanti allo storico monumento, così come avevo già disposto“.
Nel corso del suo intervento in aula, la senatrice Sandra Lonardo ha parlato apertamente del presunto furto dei soldi del Pnrr che spettavano al Sud:
“Rivalutando orgogliosamente la nostra identità e provvedendo, coscientemente e fieramente, a mantenerla legata ai nostri più autentici valori, possiamo ripartire oggi, in un periodo di profonda crisi, attingendo dalle nostre bellezze di inestimabile prestigio storico per risollevare l’economia e guardare al futuro con più ottimismo. Ma questo ottimismo scema con clamorosa intensità quando si scopre che nella città di Benevento, ma in quasi tutto il Sud, si assiste alla beffa dei progetti del Pnrr, che sostituiscono integralmente o in parte i fondi già stanziati in precedenza, e quindi non aggiungono niente, assistiamo al fenomeno del “rimpacchettamento” che il Parlamento Europeo ha invitato a limitare perché in contrasto con la finalità di sviluppo che giustifica il next generation EU. L’Arco di Traiano, da solo, non basta per la ripresa, mentre, invece, c’è questo imbarazzo, che speriamo il Governo chiarisca per distinguere tra finanziamenti aggiuntivi e quelli sostitutivi. Se i progetti sono progetti sponda, il Sud si avvia ad una stagione di ulteriore infelicità quanto a sviluppo e crescita. Bisogna puntare di più sulla promozione e valorizzazione dei sui beni culturali perché sono l’unica risorsa che non si esaurisce mai”.