“Siamo partiti con i lavori al Colombario del Fusaro. – ha detto – Erano attesi da oltre dieci anni. Il mausoleo, d’epoca romana, sarà finalmente illuminato. E diventerà un piccolo parco archeologico, con panchine, area verde e visite guidate. Puliremo il murale, restaureremo la pavimentazione in mosaico. E sarà rifatta la rampa d’accesso, con il consolidamento degli intonaci. Ripristineremo anche la copertura al lucernari, per evitare danni a causa delle piogge“.
“La necropoli, spesso, era allagata. Ringrazio il vicesindaco Marianna Illiano per la tenacia e la passione messa in campo al servizio di un’opera pubblica di grande valore. Perché anche un comune in dissesto può investire per la cura dei propri tesori. Perché crediamo in un percorso turistico che dalla Casina Vanvitelliana porta alle Terme di Baia. Passando proprio per il Colombario in via Virgilio. Era una meraviglia abbandonata. L’ennesima. Presto la consegneremo alla città. Apriremo un nuovo cancello. A tutti. Insieme, possiamo fare tantissimo. Per Bacoli. Un passo alla volta“, ha concluso.
E’ composto da una serie di stanze a livello della strada e da un ambiente “ipogeo” caratterizzato dalle classiche nicchiette nelle pareti utilizzate per allocarvi le urne cinerarie con le ceneri dei defunti, pratica in uso dagli antichi romani fino alla metà del II secolo d.C. .
Il colombario del Fusaro è a pianta circolare con copertura a “cupola” e realizzato in opera laterizia. L’illuminazione è garantita da quattro aperture una delle quali posta al centro della cupola. All’interno del recinto del complesso, sono state riportate alla luce sette epigrafi funerarie di “liberti” appartenuti a diverse ricche famiglie dell’area flegrea.