Oggi 14 maggio, gli abitanti di Capri festeggiano il Santo Protettore dell’isola: San Costanzo.
SAN COSTANZO – San Costanzo visse nel VII secolo dopo cristo, è stato un vescovo italiano, considerato l’evangelizzatore di alcune regioni del Meridione d’Italia. La sua storia è ricca di leggende ma nella sua opera di evangelizzazione contro gli eretici arrivò fino a Capri, dove morì. La sua opera sull’isola fu tale che a seguito della sua morte gli abitanti gli dedicarono la chiesa di San Costanzo, la quale per diversi secoli fu anche cattedrale della diocesi di Capri.
A lui furono attribuiti vari miracoli, quello più importante si verificò nel 991 d.c.. L’isola era nelle mire espansionistiche del feroce corsaro Boalim che aveva già messo a ferro e fuoco doversi comuni tra Napoli e Salerno. Il Santo, invocato a gran voce da un’anziana donna che non poteva scappare vista la tarda età, intervenne con una feroce tempesta allontanando i saracini. A San Costanzo è attribuito anche il miracolo che comportò la fine del colera e nel 1905 la fine di un nubifragio che stava distruggendo il raccolto. La Chiesa cattolica lo commemora il 14 maggio ma il Santo non è registrato nel Martirologio Romano (base delle feste religiose).
Secondo la tradizione, le celebrazioni prevedono il “Tiro di San Costanzo”, ovvero dopo aver svelato il quadro, vengono fatte suonare le campane e poi la processione parte dalla piazza fino ad arrivare alla ex Cattedrale di Santo Stefano e alla chiesa di Marina Grande, attraversando via Acquaviva, via Provinciale Marina Grande e via Don Giobbe Ruocco. Al passaggio del santo dai balconi vengono lanciati petali di fiori misti a ginestra.