Nonostante il centro storico di Napoli sia il fulcro e il crocevia di dominatori e tradizioni, anche il quartiere Vomero ha una secolare storia da raccontare a partire da una delle sue strade: Via Belvedere.
Storia del Vomero: da zona desolata a quartiere residenziale
Scorrendo quasi in parallelo con Via Cilea e Via Aniello Falcone, Via Belvedere racchiude nel suo centinaio di metri la storia della creazione del quartiere. Molti napoletani, e non solo, infatti, credono che il Vomero sia un rione di recente edificazione. In effetti, tale idea nasce dal fatto che fino al XIX secolo l’area rappresentava una periferia pressoché disabitata e selvaggia, ma proprio quei pochi aggregamenti abitativi ne hanno segnato la secolare storia.
In epoca greca, quella che oggi appare una frenetica e densamente popolata zona di Napoli, era denominata Bomòs, che in greco significa collina. In epoca romana, invece, prese la denominazione di Paturcium in onore al dio a cui la collina era associata e dedicata. Solo nel Cinquecento la denominazione del quartiere iniziò ad avvicinarsi a quella odierna: data la destinazione agricola dell’area, infatti, venne soprannominata Vomero, in richiamo a un gioco che i contadini erano soliti fare con il vomere dell’aratro.
L’origine del Vomero: Via Belvedere
Fin dove si estendeva anticamente il perimetro del Vomero? Le ricostruzioni storiche ci testimoniano l’origine dei primi insediamenti vomeresi circa 2200 anni fa, circoscritti presso l’attuale Via Belvedere. La creazione così antica della strada in una zona rurale è da ricollegare alla creazione, per volontà greca, della strada Puteolim Neapolis per colles: un esteso, ma rapido collegamento tra Pozzuoli e il centro di Napoli, che passava per l’odierna Via Belvedere e Antignano.
Ma perché si chiama Via Belvedere se oggi appare come una stretta strada contornata da palazzi? La spiegazione all’origine toponomastico della strada è sempre da rinvenire nella storia: l’antica fisionomia della via era differente da quella odierna. Al posto dei cospicui palazzi che oggi la costeggiano, infatti, all’epoca c’era una terra spianata, che grazie alla sua collocazione collinare permetteva di poter godere di un bel vedere!