Meraviglia a Pompei, l’antenata della pizza in un dipinto di 2000 anni fa: c’è la frutta
Giu 27, 2023 - Veronica Ronza
Scavi di Pompei – Dà l’impressione di una pizza la pietanza raffigurata nel dipinto, risalente all’antichità, ritrovato nel corso dei nuovi scavi nell’insula 10 della Regio IX a Pompei. Il Parco Archeologico ne ha diffuso gli spettacolari scatti (di BBC – Lion Television e Ministero della Cultura) confermando ancora una volta la magnificenza del luogo, culla di storia e cultura millenaria.
Scoperta a Pompei: la pietanza antenata della pizza in un dipinto
“Sembra una pizza quella che si vede su un dipinto pompeiano di 2000 anni fa, ma ovviamente non lo può essere, a rigore, dato che mancavano alcuni degli ingredienti più caratteristici, ovvero pomodori e mozzarella” – si legge nel post diffuso sui canali social ufficiali.
Tuttavia, pur trattandosi di un piatto del tutto lontano dalla pizza come la intendiamo noi oggi, secondo le prime analisi iconografiche dell’affresco ritrovato a Pompei, ciò che era rappresentato sulla parete di un’antica casa pompeiana potrebbe essere un lontano antenato della celebre pietanza partenopea.
Al posto degli ingredienti della classica Margherita, però, nel dipinto pompeiano la base della focaccia sembra essere ricoperta di frutta. Sono gli archeologi del Parco a spiegare: “Si suppone che accanto a un calice di vino, posato su un vassoio di argento, sia raffigurata una focaccia di forma piatta che funge da supporto per frutti vari (individuabili un melograno e forse un dattero), condita con spezie o forse piuttosto con un tipo di pesto (moretum in latino), indicato da puntini color giallastro e ocra. Inoltre, presenti sullo stesso vassoio, frutta secca e una ghirlanda di corbezzoli gialli, accanto a datteri e melograni”.
“Tale genere di immagini, noto in antico con il nome xenia, prendeva spunto dai doni ospitali che si offrivano agli ospiti secondo una tradizione greca, risalente al periodo ellenistico. Dalle città vesuviane si conoscono circa 300 di queste raffigurazioni, che spesso alludono anche alla sfera sacra, oltre a quella dell’ospitalità, senza che tra le attestazioni rinvenute finora ci sia un confronto puntuale per l’affresco recentemente scoperto, che colpisce anche per la sua notevole qualità di esecuzione”.