L’archeologia campana non smette di stupire e regala un nuovo sorprendente ritrovamento: alla periferia di Nola, nel Napoletano, sta venendo alla luce un quartiere di epoca medievale, con diversi frammenti di ceramica e artigianato già pervenuti. La scoperta, annunciata dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, potrebbe riscrivere la storia del primo Medioevo nolano con l’emergere di sepolture databili tra il VI e il VII secolo.
La scoperta è avvenuta nel corso di una serie di indagini preventive sul posto per la realizzazione di un edificio, gettando nuova luce sulla storia della città. In particolare i recenti ritrovamenti si collocano nel lontano periodo del Medioevo, dando nuovi spunti sul passato del territorio.
I numerosi frammenti di ceramica pervenuti testimoniano la frequentazione dell’area fino ai secoli XII-XIII, quando fu allestito un vero e proprio quartiere dell’artigianato, con l’impianto di calcare per la trasformazione in calce di elementi architettonici e sculture composte da marmo e calcare. Una di queste ha restituito la statua di un togato di età romana, priva della testa, rotta in due al centro, ma ricomponibile.
La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli proseguirà le indagini fino a coprire l’intera area.