Sono otto le chiese giubilari indicate dal sito ufficiale della Curia di Napoli, in cui si potrà eseguire l’antica tradizione della Romeria in vista del Giubileo del 2025.
Chiesa Cattedrale, Basilica del Buon Consiglio a Capodimonte, San Pietro ad Aram, Basilica del Carmine Maggiore, Santuario del Sacro Cuore di Gesù a Mugnano, Basilica di Santa Croce a Torre del Greco, Santuario di Sant’Antonio ad Afragola, Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Ponticelli. Oltre a queste, si possono scegliere Santuari speciali che abbiano un significato particolare per ciascun fedele.
La Romeria è una tradizione antica spagnola che ha origine nel cammino di ascetismo e purificazione che i penitenti, in viaggio verso Roma, dovevano intraprendere per espiare le loro colpe. Il termine è quindi associato alla sede papale, ma oggi si riferisce comunemente a un pellegrinaggio effettuato spesso da due persone (simili ai discepoli di Emmaus) che si mettono insieme in cammino verso un Santuario o una Chiesa.
Papa Francesco ha invitato a prepararci per il Giubileo del 2025, designando il 2024 come l’anno della preghiera. In questo periodo, tutti noi siamo chiamati a diventare “maestri di orazione”, in particolare nei confronti dei nostri fratelli più distanti dalla fede, avvicinando i loro cuori a Cristo. La modalità del pellegrinaggio può rappresentare un’opportunità per coinvolgere laici, consacrati e sacerdoti, rinnovando il desiderio di evangelizzazione “uno a uno”.
Innanzitutto, un sacerdote, un religioso o un laico che desidera partecipare a questa iniziativa giubilare di evangelizzazione e preghiera sceglie e invita una persona che è più lontana dal Vangelo o qualcuno con cui è importante ricostruire un rapporto di amicizia. Una volta ottenuta la disponibilità, si concorda con il proprio sacerdote per ricevere una benedizione prima della partenza, magari presso la chiesa di riferimento. Successivamente, si inizia il pellegrinaggio, preferibilmente a piedi (o in auto per chi ha difficoltà), durante il quale chi invita potrà condividere la propria esperienza di fede, raccontando come Cristo si stia manifestando nella propria vita. La conversazione deve mantenere la spontaneità del racconto, in una sorta di narrazione della propria esistenza che viene illuminata dalla Grazia di Dio.
Arrivati alla chiesa, si potrà ricevere, se possibile, la benedizione all’arrivo, che preparerà al momento di preghiera. Questo potrà essere condotto davanti al tabernacolo con grande semplicità, attraverso varie modalità: recita del S. Rosario, una parte della Liturgia delle Ore, Lectio divina su un brano del Vangelo e preghiera mentale, oppure uno dei tre schemi di preghiera forniti dall’ufficio liturgico. Al termine della preghiera, durante il ritorno, si favorirà l’apertura del cuore della persona invitata, affinché possa raccontarsi in un clima di amicizia e cordialità, perché “sul ponte dell’amicizia passi Cristo”.