Cultura

Nicola Romeo, l’imprenditore napoletano che salvò l’Alfa e la fece diventare un mito

La fama dell’Alfa Romeo nasce grazie al lavoro e alla genialità dell’imprenditore campano Nicola Romeo che accettò di rilevare l’Alfa salvandola all’orlo del fallimento.

Nicola Romeo nacque il 28 aprile del 1876 a Sant’Antimo (Napoli) da una famiglia di modeste condizioni economiche. Nonostante i tanti sacrifici Nicola riuscì a completare gli studi e a laurearsi nel 1899 in ingegneria civile presso la Scuola di Applicazione a Napoli, ovvero l’attuale facoltà di ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

All’età di 23 anni si trasferì in Belgio per approfondire gli studi in ingegneria elettrotecnica e in Francia e in Germania per ampliare le sue conoscenze nel campo meccanico, idraulico e ferroviario nella speranza di poter trovare lavoro presso grandi imprese. Purtroppo ritornato in Italia gli venne offerto solo un posto come capostazione a Tivoli che rifiutò per continuare a cercare un lavoro dove poter mettere in campo le sue conoscenze.

Nicola Romeo

Fu proprio durante un viaggio per un colloquio che Nicola Romeo conobbe un dirigente inglese della Robert Blackwell & Co intenzionato ad aprire una filiale in Italia. Fu grazie a questo incontro casuale che il giovane Nicola venne assunto per dirigere la filiare per alcuni anni. Nel 1906 dopo aver fatto la dovuta esperienza, decise di mettersi in proprio e fondare con altri soci la “Società in accomandita semplice Ing. Nicola Romeo & Co.” che si specializzò nella produzione di rotabili ferroviari e nella commercializzazione di materiali ferroviari provenienti dal Regno Unito e dall’America.

Nicola Romeo: il napoletano che salvò l’Alfa

Qualche anno dopo l’Alfa (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale fu costretta ad incentrare la sua produzione a scopi bellici e fu proprio Nicola Romeo ad assorbire la società evitando il suo fallimento. Finita la guerra, l’Alfa sotto l’attenta direzione di Nicola Romeo iniziò a sviluppare autovetture sportive che conquistarono letteralmente l’Europa e che vennero vendute con il marchio Alfa Romeo.

In poco tempo l’azienda di Nicola Romeo acquisì altre società ferroviarie italiane per poter realizzare anche locomotive elettriche. In breve tempo si creò anche una fabbrica di aereoplani a Pomigliano d’Arco. Nel 1925 gli fu conferita la Medaglia d’oro della provincia di Napoli ma tre anni dopo l’ingegnere ed imprenditore lasciò la sua impresa a causa di diversi problemi economici che mandarono in fallimento la Banca Italiana di Sconto. Nel 1929 venne nominato senatore del Regno. Dopo varie opere di beneficenza ed un matrimonio, il 15 agosto del 1938 si spense nella sua casa di Magreglio.