Vi abbiamo già parlato della storia della Madonna di Pompei e di come il suo culto è assai sentito in tutta la Campania e nel Mezzogiorno tanto che ogni anno l’8 maggio numerosi pellegrini si recano a piedi a Pompei per fare visita alla Madonna recitando con grande devozione la Supplica, ovvero l’“Atto d’amore alla Vergine”, nella speranza di ricevere una grazia materiale o spirituale da Maria.
In tanti però non sanno che la devozione alla Vergine del Rosario è molto amata anche nel resto del mondo grazie agli emigranti napoletani che hanno diffuso la propria cultura in diverse parti del pianeta.
Fu proprio Bartolo Longo, autore della prima Supplica, a donare quadri della Beata Vergine del Rosario di Pompei, libretti di preghiere ed immaginette sacre a tutti coloro che dovevano imbarcarsi dal porto di Napoli per raggiungere nuove mete. Con il tempo l’immagine della Vergine del Rosario è divenuta estremamente popolare e nel mondo tante sono le chiese, le parrocchie e i santuari dedicati alla Madonna dove è in uso la pratica della Supplica che durante la Santa Messa viene celebrata in diverse lingue come l’italiano, l’inglese, il filippino e lo spagnolo.
Solo negli Stati Uniti, precisamente a New York, Chicago, Providence e Lancaster, si contano dieci chiese dedicate alla Madonna di Pompei, tra cui la “Our Lady of Pompeii” che dal 1892 fu punto di riferimento per tutti i partenopei che decisero di abbandonare la propria terra.
Tante altre chiese si trovano in Canada, a Vancouver e Montreal, e altrettante in Brasile, Venezuela, Uruguay e Argentina che a partire dal diciottesimo secolo grazie alle innumerevoli potenzialità del posto furono mete di numerosi napoletani.