Tutte le mattine gli abitanti del Centro Storico di Napoli passeggiano ‘sulla storia e con la storia’: attraversano antiche strade in basalto, sorpassano negozi che vendono succose mozzarelle e profumati limoni di Sorrento; i motorini zigzagano tra cippi storici, tra scugnizzi che instancabili giocano a pallone e tra turisti curiosi e affascinati che con gli occhi spalancati fotografano le bellezze degli scavi di San Lorenzo Maggiore, la facciata della chiesa di Santa Caterina a Formiello a Porta Capuana e i folkloristici panni stesi nei vicoli stretti dei Decumani.
Passeggiando tra le piccole pizzerie affollate dei Tribunali, respirando l’arte de Il Cristo Velato o Le Sette Opere della Misericordia del Caravaggio, assaporando l’abilità degli artigiani di San Gregorio Armeno e dei suoi presepi si può solo restare a bocca aperta, come in uno spettacolo teatrale senza fine e d’altri tempi.
Perché Napoli fa parlare di sé anche per la sua bellezza, rinuncia alla reputazione esclusiva di cronaca nera; perché Napoli è un viaggio inaspettato non solo per gli stranieri, ma anche per i suoi partenopei. Ogni giorno, tutti i giorni. Da quando ha memoria.