Non c’è un comico che, almeno una volta nella sua carriera, non abbia fatto una battuta sulla suocera, lo stesso Renato Carosone cantava di una suocera carabiniere che seguiva ovunque la sfortunata coppia in “io, mammeta e tu”. Effettivamente, specialmente a Napoli le mamme dei coniugi hanno un ruolo fondamentale e, spesso, invadente. La terribile “socra” è la mamma di lui che, privata del suo adorato figlio, fa di tutto per svilire la moglie e rendere la sua vita un inferno. Per quanto possa essere esagerata come definizione, c’è da considerare che, effettivamente, le mamme meridionali sono particolarmente protettive nei confronti dei figli maschi: non li vedranno mai adulti, ma sempre come dei bambinoni che hanno bisogno di loro. E’ naturale, quindi, che nascerà sempre un certo astio nei confronti della donna che, da sempre, allontana l’uomo dal nido: la compagna.
La “‘gnora”, la mamma della sposa, invece, ha problematiche diverse. Generalmente, per la ‘gnora, il marito della figlia non è assolutamente all’altezza di stare al fianco di una creatura tanto nobile. Può capitare anche il contrario, cioè che la mamma non veda ancora pronta la figlia di poter gestire una sua famiglia. In entrambi i casi il risultato resta invariato: la ‘gnora decide che è il momento di intervenire nel neonato nucleo familiare con ogni mezzo a sua disposizione. Cucina, porta la spesa, accudisce i nipoti, si intromette nelle discussioni come arbitro “imparziale”…il tutto per poter dire alla figlia: “te l’avevo detto”. Ovviamente, anche questa è un’esagerazione, anzi, capita molto più spesso che i generi si affezionino talmente tanto alle suocere da farsi accudire come farebbero con la madre, spesso, approfittandone.
E qui, veniamo all’etimologia dei due termini napoletani per indicare le suocere. Generalmente, era d’uso che la nuora chiamasse la socra “mammà” in segno di rispetto e, sopratutto, perchè la donna entrava a far parte della famiglia del marito a tutti gli effetti. Il termine socra veniva utilizzato, quindi, indirettamente parlando con altri della suocera. La derivazione è semplice ricollegandosi direttamente al latino classico socrus (suocera).
‘Gnora, invece, nasce dalla stessa usanza del “mammà“. Abbiamo già detto quanto i maschi napoletani siano legati alle loro madri, al punto da non poter in alcun modo affibbiare lo stesso indispensabile titolo alla suocera…la mamma è sempre la mamma e non ci sono imitazioni, insomma. In sostituzione è stato quindi utilizzato il termine “signora” che, nel parlato comune, è diventato la forma ridotta “‘gnora“.