Storia

Non lo sapevo. Il primo disegno di Marte lo realizzò il napoletano Francesco Fontana

Costruttore di cannocchiali kepleriani più potenti di quelli di Galileo Galilei, realizzò il primo disegno di Marte e ne colse la rotazione: il suo nome è Francesco Fontana, astronomo napoletano, che si dedicò allo studio del pianeta rosso tra il 1630 ed il 1650, altro grande primato internazionale di Napoli. Lo scienziato nacque a Napoli nel 1580 e morì nella sua città nel 1656; sconosciuti sono i giorni e i mesi dei due eventi.

Fortissimo il legame del napoletano col pianeta Marte, tanto che oggi, uno dei crateri lì presenti porta il suo nome. A ricordarlo è stato Massimo Della Valle, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte: “Il legame tra Napoli e Marte esiste da 400 anni. L’Unione Astronomica Internazionale ha dedicato a Fontana un cratere sulla Luna e uno su Marte, potremmo auspicare che in tempi brevi sia dedicata una via o un parco nella sua città natale”.

Queste le parole pronunciate dal direttore dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte, in occasione dell’evento grazie al quale, presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, è stato seguito il viaggio della sonda Exomars verso Marte, al cui interno vi è una stazione meteo: DREAMS è il suo nome, e vuol mettere in evidenza, secondo quanto dichiarato da Francesca Esposito, capo del team che l’ha progettata, il sogno che accomuna tutti gli scienziati della squadra di raggiungere a tutti i costi Marte.

Di grande portata, la manifestazione è seguita da studenti universitari e da scuole napoletane e campane, oltre che dalla comunità scientifica. Forte l’interesse ed il coinvolgimento da parte della platea, e grande l’emozione di Massimo Della Valle, fiero e soddisfatto della città di Napoli, ancora una volta al centro di una manifestazione di grande valore.

“Una missione che parla molto italiano e che parla anche napoletano”: questo, invece, l’intervento del Dottor Pietro Schipani dell’INAF.