Odessa, nell’Ucraina meridionale, è una città leggendaria, come è stata definita da Charles King, nel suo libro “Odessa”. Le sue origini affondano nell’Italia meridionale, in particolare a Napoli: la città, infatti, fu fondata da un nobile spagnolo al servizio dei Borbone di Napoli.
Odessa, prima di diventare città, era un villaggio che si chiamava Khadjber, abitato dai tatari. Giuseppe Ribas, nato a Napoli e al servizio dei Borbone, che a fine Settecento regnavano sull’Italia meridionale, nel 1794 fondò la città ucraina organizzandone il porto, la flotta e il commercio, rendendola una città importante per il Mar Nero e il Mediterraneo.
Per caso approdò su questo villaggio, poiché era Ufficiale di collegamento al servizio dell’Ammiraglio Grigorij Aleksandrovič Potëmkin, principe e amante dell’imperatrice Caterina, il cui obiettivo, dopo la sconfitta dell’impero ottomano, era di estendere verso ovest il grande impero russo.
L’Ufficiale, in un primo momento, battezzò la città con il nome di Odesso in onore alla vecchia colonia greca; la sua posizione strategica, situata alle foci di uno dei più grandi fiumi d’Europa come il Danubio, le consentì di ospitare un importante approdo portuale.
Il nome poi cambiò in Odessa per volere della zarina Caterina, la quale volle che la città avesse un nome femminile, data la sua importanza geografica.
Con il tempo nella città si formò una colonia italiana: nel 1850 contava ben tremila abitanti di origine meridionale. In realtà il termine “meridionale” è moderno, successivo all’Unità d’Italia. Infatti all’epoca il Mezzogiorno era uno stato indipendente chiamato Regno delle Due Sicilie e Napoli era una città di primati tra le più grandi capitali europee, i relativi sudditi erano detti napolitani dall’Abruzzo alla Calabria e siciliani per gli abitanti della più grande isola del Mediterraneo.
Nonostante Odessa avesse dato un grande contributo all’economia e allo sviluppo dell’impero russo, era una vera e propria città italiana, con strade, cartelli, liste dei prezzi, tutti scritti in lingua italiana.
Gli edifici più importanti della città furono progettati da un architetto napoletano, Francesco Frapolli. Inoltre la famosa canzone ‘O Sole mio fu scritta ad Odessa. Eduardo Di Capua e Giovanni Capurro furono i fautori di una delle canzoni più belle al mondo e più conosciute al mondo: proprio ad Odessa Eduardo Di Capua trovò l’ispirazione per comporre le bellissime note, sedendosi al suo piano ed ispirandosi alle emozioni suscitate dall’osservazione del sole che sorgeva dalla finestra sul Mar Nero.
È in Ucraina, dunque, che nacque il capolavoro della musica napoletana, in una città che respirava l’aria di Napoli, dalla lingua a tutti i suoi abitanti e i suoi edifici.
Oggi la città è ancora una città di frontiera, luogo in cui si incontrano tradizioni dell’est e dell’ovest. Una città, però, che ha tutte origini napoletane.
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