La bufala del compleanno di Napoli: non è vero che fu fondata il 21 dicembre
Dic 21, 2023 - Francesco Pipitone
Il Balcone di Napoli - foto di Dean Ayres su Flickr
Che il 21 dicembre sia il compleanno di Napoli è una bufala. Non solo non esiste alcun documento, scritto o iscrizione che indichi il solstizio d’inverno dell’anno 475 a.C. come data di fondazione di Neapolis, ma sappiamo addirittura che si tratta di uno scherzo del professor Renato Palmieri, fisico unigravitazionale che ha pubblicato su internet un documento tra il serio ed il faceto, pur ribadendo che si trattava di una ricostruzione fantasiosa purché verosimile.
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La bufala del compleanno di Napoli: la città non fu fondata il 21 dicembre
Il professor Renato Palmieri ha pubblicato uno scritto dal titolo LA CHIAVE ASTRONOMICA DELLA FONDAZIONE DI NEAPOLIS, il cui sottotitolo è “L’atto di fondazione di Partenope-Neapolis in una rêverie neoclassica”. Rêverie, termine francese, deriva da rêve che significa “sogno”, dunque l’atto di fondazione di Napoli sarebbe appunto una fantasia neoclassica, così come definita a scanso di equivoci dallo stesso Palmieri.
Come è nata la bufala del compleanno di Neapolis
Lo scritto del professor Palmieri mescola elementi e ricostruzioni reali con altri totalmente inventati, tra cui appunto l’atto di fondazione di Partenope di cui non esiste alcuna traccia. La storia del compleanno di Napoli non può che essere una bufala. Palmieri scrive “La compiutezza ideale dell’impianto urbano originario di Neapolis è quanto appunto emerge da un frammento degli scritti di Dicearco di Messina, che riferisce della fondazione della città. Diversi punti appaiono in esso volutamente oscuri, secondo il costume del pitagorismo; nell’appendice si ricostruisce il senso generale di una lacuna esistente nel testo”.
Uno scherzo del professor Renato Palmieri
Segue successivamente un frammento di questo scritto che però in realtà non esiste, essendo stato inventato di sana pianta dal professore. Una bufala resa credibile dunque da fonti presunte mischiate a calcoli astronomici, fisici, geometrici, uno scherzo che il web non ha compreso e che ha anzi divulgato spacciandolo per verità dimostrata e incontrovertibile.