Le meridiane del Real Sito di Carditello tornano a essere un punto di riferimento importante per chiunque voglia conoscere che ore sono. Realizzate con Ferdinando IV di Borbone sono state infatti restaurate grazie a un complesso lavoro di recupero promosso dalla Fondazione.
Domani, 21 dicembre alle ore 15 sarà l’occasione per mostrare al pubblico i due orologi solari. Una data non causale ma che segna l’inizio del solstizio d’inverno. Gli antichi orologi solari, erano concepiti per essere letti a grande distanza da allevatori e agricoltori nella fattoria reale. Con il restauro sono stati portati alla luce alcuni elementi dei dipinti decorati con festoni e motti dedicati ai temi delle stagioni. Oltre ovviamente a quelli dedicati allo scorrere del tempo.
Sono due gli orologi restaurati con le ore contemporanee, ossia francesi. E altri due con le ore locali che segnano le ore di luce prima del buio. Entrambi hanno una grandezza di 25 metri quadrati, sono i più grandi della Campania e si basano su un meccanismo astronomico.
LA STORIA – Fu il matematico Giuseppe Cassella, originario di Cusano Mutri (Benevento) e nominato da Ferdinando di Borbone astronomo di Corte, a costruire il primo osservatorio astronomico del Regno delle Due Sicilie. Costruì infatti le meridiane del Museo archeologico nazionale di Napoli (MANN) e del Real Sito di Carditello.
Ma non è l’unico avvertimento che caratterizzerà questi giorni prenatali. Il viaggio nel tempo dei Borbone continua con il
cartellone di Natale a Carditello – Tempo Reale, la seconda edizione della manifestazione all’insegna di musica, giochi, cultura ed equitazione. Il programma prevede, domenica 22 dicembre, gli eventi “Cantiamo il Natale” (ore 12.30), esibizione del Coro a cappella diretto dal maestro Luigi Grima (tenore Vincenzo Tremante, cembalo e organo Angelo Trancone), e “Una tombolata a Carditello” (turni alle ore 10 e alle ore 11) in collaborazione con Associazione Damusa, spettacolo di burattini scritto da Giorgio Ferraiolo.
Il sito, voluto da Ferdinando IV di Borbone ed edificato intorno al 1787 ha voluto rendere omaggio ai borbonici attraverso dei burattini. Sono stati ideati per la Reggia di Carditello i personaggi inediti di Maria Carolina, Re Ferdinando e della cameriera che si alterneranno, alla presenza di un cavallino Persano, nella lettura della smorfia napoletana in occasione della tombolata borbonica.