“In Italia c’è un luogo con una bellezza autentica. Intrisa di storia in ogni suo angolo. Figlia di nazioni e contaminazioni che hanno generato un’atmosfera unica di contrasti evidenti come un affresco di Caravaggio”.
E’ la descrizione della città di Napoli fatta da Emilio Casalini, conduttore del nuovo programma di Rai 3 ‘Generazione Bellezza’, in onda da lunedì 6 gennaio e fino a venerdì alle ore 20.30 prima di ‘Un Posto al Sole’. La puntata andata in onda martedì 7 gennaio su Rai 3 si è concentrata sul Rione Sanità definito ‘impenetrabile al resto del mondo per due secoli, famoso alle cronache per lo spaccio di droga, per gli omicidi e il pericolo di entraci’. Ma a essere raccontata è la bellezza del quartiere e la forza dei suoi abitanti, con una storia fatta di riscatto.
Quella di don Antonio Loffredo, parroco di Santa Maria della Sanità, e dei ragazzi del Rione Sanità, che conducono un intero quartiere fuori da un isolamento secolare riaprendo le catacombe di S. Gennaro. La Cooperativa ‘La Paranza’ nel 2008 riapre le Catacombe e vanta oggi più di 103mila visitatori ogni anno. Affreschi e ritratti che colpiscono gli stranieri. Un viaggio che porta il conduttore di ‘Generazione Bellezza’ anche nel cimitero delle fontanelle e nel racconto dell’omicidio di Genny. Senza dimenticare la pizza e i dolci tipici della zona, come ‘il fiocco di neve’ di Poppella. In dieci anni nell’intero Rione Sanità si registra un impatto economico di 32 milioni di euro. Come descritto su Rai Play, dove è possibile rivedere la puntata sul Rione Sanità, obiettivo del programma è valorizzare zone poco raccontate:
“L’immenso patrimonio italiano di arte, cultura, tradizioni, paesaggio, architettura, archeologia, agricoltura, enogastronomia, artigianato è ammirato e desiderato in tutto il mondo. Il suo potenziale, però, spesso non è valorizzato come si potrebbe e dovrebbe fare. #Generazione Bellezza vuole raccontare il valore della bellezza che impregna ogni centimetro quadrato del nostro Paese”.
La puntata di mercoledì 8 invece si è concentrata sul Museo Archeologico Nazionale di Napoli con una chiacchierata con il suo direttore Paolo Giulierini e con il game designer Fabio Viola.