Il Parco Archeologico di Pompei, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, che si terranno il 19, 20 e 21 giugno 2020, svelerà virtualmente, ai suoi ammiratori, il prezioso lavoro svolto dagli archeologi, restauratori e tecnici esperti in merito agli ultimi ritrovamenti all’interno del sito.
Le figure che interagiscono a Pompei, infatti, sono tante e di natura diversa in occasione di nuovi scavi, ma anche e soprattutto nello studio quotidiano di reperti già emersi e custoditi dal Parco.
Si tratta di un vero e proprio lavoro di squadra finalizzato all’obiettivo comune della conoscenza, fornendo un approccio interdisciplinare e quanto più completo possibile allo studio e alla ricerca.
Punto nevralgico di questi studi è il Laboratorio di Ricerche Applicate, il quale nasce nel 1944 ed è tutt’oggi dotato di due camere climatizzate che custodiscono 3500 reperti: dagli antropologici ai botanici, dai mineralogici ai paleontologici, dai petrologici agli zoologici, dai tessuti ai legni archeologici.
Un vero e proprio inventario che racchiude la storia ma anche la vita quotidiana della popolazione pompeiana.
Nel laboratorio, oltre che occuparsi dello studio, del monitoraggio e della conservazione in specifiche condizioni microclimatiche di tali reperti, si affrontano e studiano anche tutti i problemi inerenti la conservazione, ai fini della tutela e la valorizzazione del sito.
I risultati di tali studi sono condotti sempre dalle Università nell’ambito di Convenzioni specifiche e/o previste nei progetti di restauro.
Le Giornate dell’Archeologia, in programma nei luoghi di cultura statali e non, sono promosse dal Mibact e nascono su iniziativa dell’Istituto nazionale francese di ricerca archeologica preventiva (INRAP – lnstitut national de recherches archéologiques préventives), la quale ha coinvolto tutti i paesi Europei, come occasione per promuovere il patrimonio e far conoscere il lavoro dell’archeologo, attraverso conferenze, spettacoli, laboratori didattici e visite guidate a cantieri di scavo.
Il tutto sarà condiviso attraverso brevi video racconti consultabili sul sito web www.pompeiisites.org o seguendo le pagine social del Parco.