La seconda edizione del Carditello Festival andrà di scena dal 3 luglio al 29 agosto 2021 e sarà un omaggio ai grandi artisti italiani scomparsi. La rassegna musicale organizzata nel suggestivo ippodromo della Reggia borbonica dalla Fondazione Real Sito di Carditello (San Tammaro, Caserta), guidata dal 2016 dal presidente Luigi Nicolais, avrà una dedica speciale alla “resilienza”.
Il programma completo del Festival
Un valore che esalta lo spirito dei nostri giorni, si realizza pienamente la missione del Real Sito di Carditello, fino a quattro anni fa simbolo del degrado e dell’abbandono nella Terra dei Fuochi e oggi – dopo anni segnati dal malaffare e dalla criminalità organizzata – esempio di riscatto per l’intero territorio e sito anticamorra, aperto a bambini, famiglie e rifugiati politici.
Il Carditello Festival 2021, intitolato #ReSpira, celebra il genio di artisti resi immortali dalle proprie opere e la capacità del Real Sito di misurarsi con i diversi linguaggi artistici che in estate animeranno il sito borbonico, integrando l’offerta culturale e i percorsi benessere nei boschi: Tosca e Roma Sinfonietta con Omaggio a Morricone (18 luglio, unica data per il centro-sud e una delle tre date in Italia con La Milanesiana a Villafranca di Verona e il Ravenna Festival) e una sorpresa speciale per ricordare Enrico Caruso, nel centenario della morte del grande tenore napoletano.
Luigi Nicolais, presidente Fondazione Real Sito di Carditello, ha commentato gli eventi in programma e l’importanza del festival: “Il Real Sito di Carditello non è solo un bene di notevole valore artistico e culturale, ma è anche uno stile di vita che esprime benessere. Solo pochi anni fa il Real Sito era considerato il simbolo del degrado nella Terra dei Fuochi. Oggi rappresenta un luogo di rinascita e riscatto, aperto a famiglie, bambini e rifugiati. Stiamo lavorando intensamente proprio in questa direzione insieme a Regione Campania, Scabec e Comune di San Tammaro.
La missione della Fondazione Real Sito di Carditello si concentra sul ruolo sociale dei musei e dei siti culturali, e sulla capacità di contribuire al cambiamento del territorio, producendo nuovi format, condividendo i valori della legalità, assicurando una fruizione sempre più inclusiva e favorendo la partecipazione della comunità non solo sul fronte culturale, ma anche in campo ambientale e nel segno dell’attivismo civico“.