Torna a Pagani la Festa della Madonna delle Galline, dopo due anni pandemia, ma senza la tradizionale ed attesa processione. Un primo passo verso la normalità in questo 2022 dove il Covid-19 ha perso gran parte della sua forza, ma non ancora scomparso. A dare la notizia è l’Arciconfraternita della Madonna delle Galline, che ha dato l’annuncio sulla pagina Facebook ufficiale.
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“Cari fedeli, lentamente e con prudenza, ci incamminiamo con fiducia e speranza sulla via del ritorno alla normalità. Dopo due anni nei quali la pandemia ci ha costretto a rinunciarvi totalmente, quest’anno – in obbedienza alle indicazioni della Chiesa locale, che ci invita alla sobrietà e al raccoglimento – ci apprestiamo a vivere nuovamente, sebbene non completamente, alcune delle più sentite e fervide manifestazioni di fede e devozione per la nostra amata Madonna delle Galline”.
“A cominciare dal tradizionale Rito di Apertura del Santuario, che, venerdì 22 aprile, celebreremo come sempre. Occorrerà naturalmente prestare la massima attenzione e assumere atteggiamenti e comportamenti responsabili, in grado di tutelare la salute e la sicurezza di tutti”.
“La domenica in albis, giornata di festa dedicata alla Madonna, compiremo nuovamente, per la prima volta dopo due anni, il gesto di accompagnare la preziosa statua lignea della Vergine fuori dal Santuario, sebbene rinunciando alla processione. La nostra Mamma Celeste sarà esposta alla venerazione dei fedeli in piazza D’Arezzo, dove saranno celebrate le Sante Messe e alcuni momenti di preghiera per le vittime del covid e della guerra e, naturalmente, per
la pace”.
“La Messa delle 9.00 sarà presieduta dal Vescovo Mons. Giuseppe Giudice. Le altre celebrazioni sono fissate poi alle 11.00, alle 17.00 e infine alle 19.30. Alle 19.00, invece, sarà recuperato il tradizionale Rito dello Scambio dei Doni con i Padri Redentoristi, sempre in piazza D’Arezzo”.
“Pur consapevoli del sacrificio che, come popolo di Dio e fedeli devoti di Maria, dobbiamo ancora compiere, non possiamo non cogliere il volto bello di tutto questo, che leggiamo come un chiaro segno di ripartenza, di speranza e di fiducia nel futuro. Per questo, siamo grati a Dio e rinnoviamo la nostra totale appartenenza a Maria, Madre della Chiesa e Madre nostra. Viva Maria!”.