Dal 22 al 25 aprile 2023 torna la Sagra della Salsiccia Rossa di Castelpoto, in provincia di Benevento, nella centrale piazza Mancini, con tanti stand, prelibatezze e spettacoli ad ingresso gratuito.
La salsiccia rossa di Castelpoto ha origine nell’Alto Medioevo e si caratterizza per l’impiego di polvere di papauli (peperoni, dolci o piccanti) che si aggiungono all’impasto conferendo un intenso colore rosso al salume. Non solo gustosa: pare che abbia anche spiccate proprietà antiossidanti, in grado di combattere l’invecchiamento e lo sviluppo di diverse patologie.
L’evento dedicato alla prelibatezza del Beneventano torna dopo 3 anni di stop forzato, causa covid. A partire da sabato 22 fino a lunedì 24 aprile sarà possibile cenare nella struttura allestita in piazza Mancini, degustando salsicce, cecatielli (la pasta fresca del Sannio) e tanti altri prodotti tipici, oltre al buon vino locale. Nella giornata di martedì 25 aprile, invece, gli stand culinari saranno aperti anche a pranzo.
LEGGI ANCHE
Street Food Festival con le specialità di Napoli e del mondo: ingresso gratis
Torna la Festa del Carciofo: menù ricchi di specialità e tanti spettacoli
Per tutta la durata dell’evento si susseguiranno diversi spettacoli e attività di intrattenimento. Si parte sabato con l’esibizione Figli delle Stelle dell’Orchestra Italiana mentre la serata seguente sarà dedicata al Ballo Liscio con Rochitos.
Lunedì sarà la volta del gran concerto di musica popolare dei Trementisti mentre la giornata conclusiva della grande festa sarà dedicata al motoraduno della salsiccia rossa. Sarà possibile partecipare all’evento anche in caso di pioggia in quanto sarà allestita un’area coperta. L’ingresso è gratis per tutti.
Da poco, intanto, si è concluso il progetto RossoPiccante che propone un nuovo modello innovativo di suinicoltura nel rispetto dell’ambiente, della biodiversità e del benessere animale per la produzione della salsiccia rossa di Castelpoto. Il progetto, fortemente voluto dalla Confederazione Italiana Agricoltori di Benevento, prevede anche l’inserimento nella filiera di soggetti deboli, giovani svantaggiati e persone con disabilità.