Dal 22 al 24 settembre 2023 al Museo di Salvatore Emblema di Terzigno sarà allestita la mostra La natura in-trasparenza, dedicata ai capolavori del pittore vesuviano, scomparso nel 2006, che si è distinto con i suoi lavori nel panorama artistico nazionale e non solo.
Si tratta di un progetto programmato e finanziato dalla Regione Campania con fondi POC (Programma Operativo Complementare) 2014-2020, ideato e realizzato dalla Scabec – la società in house nata per la valorizzazione del patrimonio culturale regionale – nell’ambito della rassegna Campania by Night, con il Museo Emblema, in collaborazione con la Galleria Fonti di Napoli, e che ha ricevuto il Matronato del Museo Madre e il patrocinio del Comune di Terzigno.
Si susseguiranno tre giornate dedicate all’arte sulla scia dei consueti appuntamenti che lo stesso Emblema era solito organizzare nel mese di settembre, in prossimità dell’Equinozio d’Autunno, invitando critici, collezionisti, artisti, galleristi e amici ad ammirare i suoi dipinti, aprendo loro le porte della casa-studio situata ai piedi del Vesuvio.
Una vera e propria “festa”, come la definiva lo stesso artista, organizzata per la prima volta nel 1978, per poi ripetersi, a cadenza annuale, dal 1983 al 2001. Un’occasione per celebrare l’arte ma anche la natura, vero scrigno della pittura per l’artista.
L’obiettivo della mostra, a cura di Renata Caragliano e Emanuele Leone Emblema, è proprio quello di ricreare quel clima di bellezza, festa e scambio reciproco, facendo letteralmente immergere i visitatori nel mondo e nelle opere di questo grande maestro della pittura.
La mostra si snoda all’interno del giardino del Museo Emblema con un insolito allestimento fatto di tele di grande e medio formato, lavori del celebre artista che più testimoniano la sua idea di ricerca della natura in-trasparenza nella pittura.
Ad arricchire ancor di più l’esperienza, oltre ai giochi didattici, anche ulteriori momenti culturali e di intrattenimento tra tour del Museo ed esibizioni musicali. Le visite guidate, per gruppi di massimo 30 persone, sono in programma sabato 23 settembre (ore 10.00, 11.00, 17.30, 19.30) e domenica 24 settembre (ore 10.00, 11.00, 16.30, 17.30), in corrispondenza delle Giornate Europee del Patrimonio.
Il 22 e 23 settembre, invece, sarà dato spazio alla musica dal vivo. Nella giornata di venerdì, alle ore 21, si esibirà Francesco Di Bella, storico leader dei 24 Grana, la band antesignana che nei primi anni ’90 scrisse importanti pagine nel panorama musicale dell’alternative rock italiano, di cui è frontman e principale autore. Sabato, ancora alle 21, ad allietare il pubblico sarà il trio partenopeo Suonno d’ajere con Irene Scarpato alla voce, Marcello Smigliante Gentile al mandoloncello/mandolino e GianMarco Libeccio alla chitarra classica.
“La Regione Campania continua ad investire nell’arte e nella cultura per tutelarla e valorizzarla in quanto patrimonio storico e iniziativa attuale e viva, per dare un’anima alla nostra comunità di cui non va persa la storia. E la storia è fatta anche di grandi artisti come Salvatore Emblema, protagonista indiscusso dell’arte di questo e del secolo precedente, che ha saputo coniugare nelle sue opere gli elementi essenziali e identitari della sua terra d’origine” – commenta il governatore Vincenzo De Luca.
“L’esistente puro e semplice è la pregnante espressione coniata dal filosofo Carlo Sini per penetrare la sostanza di Spinoza. Formulazione linguistica che permette all’osservatore di significare la pittura di Emblema. L’esistente puro e semplice è inattingibile nella sua presunta nudità, semplicità, chiarezza, poiché da sempre immesso in una forma, delimitato da qualcosa, immerso in una relazione mondana” – dichiara Pantaleone Annunziata, Amministratore Unico di Scabec S.p.A.
“Il negarsi come cosa del mondo è il suo unico modo di apparire: quell’orizzonte che nessuno vede ma che permette alle cose di stare. L’arte di Emblema è il suo stesso sottrarsi per garantire l’esistenza del semplice, del noto, del più vicino: la luce, la materia, il colore, il movimento. Il tentativo di cogliere la natura pura e semplice nell’atto del suo individualizzarsi” – conclude.