Sabato 20 gennaio 2024, dalle ore 19:30 in poi, a San Sebastiano al Vesuvio torna il tradizionale appuntamento con la Sagra del soffritto, salsicce e friarielli, uno degli eventi gastronomici più attesi di cittadini che si terrà presso le Bottegucce di piazza Belvedere. Come sempre l’ingresso è gratis e il ricavato sarà devoluto in beneficenza.
Come ogni anno, in occasione del giorno di San Sebastiano, l’oratorio Don Bosco dà il via alla tradizionale sagra, giunta ormai alla sua XXVII edizione, che celebra alcune delle prelibatezze della tradizione partenopea, attirando gli amanti della buona cucina.
La piazzetta dal panorama mozzafiato, posta ai piedi del Vesuvio, ospiterà diversi stand che prepareranno al alcune specialità a base di soffritto – un piatto di umili origini preparato con interiora del maiale e sugo – proponendo anche l’immancabile combinazione culinaria napoletana: quella composta dalle salsicce accompagnate dai friarielli.
Non solo cibo ma anche musica e divertimento con i giovani della comunità di San Sebastiano al Vesuvio che allieteranno la serata con momenti di fraternità e animazione. Un’occasione di gioia e convivialità che rappresenta anche un importante momento sacro per celebrare il Santo Patrono all’insegna della solidarietà. Il ricavato della serata sarà, infatti, devoluto alla Caritas parrocchiale, con l’obiettivo di sostenere le persone meno fortunate. L’evento è organizzato con il patrocinio dell’Ente Parco del Vesuvio e del Comune di San Sebastiano al Vesuvio.
San Sebastiano è stato un martire cristiano vissuto nel quinto secolo d.C. nella Roma imperiale. Fu un legionario romano, sotto l’imperatore Diocleziano, talmente abile con l’arco da essere elevato nei ranghi dei pretoriani, i guerrieri scelti per proteggere il sovrano.
Di nascosto, però, nutriva una profonda fede cristiana che lo portò ad assistere gli altri credenti perseguitati. Quando Diocleziano scoprì il suo segreto lo mise a morte facendolo bersagliare dagli arcieri ma il Santo miracolosamente si salvò. Tornò così ad affermare la sua fede, raccontando il suo miracolo, ma l’imperatore ordinò nuovamente il suo decesso, accertandosi questa volta della morte avvenuta.
Oggi è uno dei santi più invocati perché patrono di numerose attività pubbliche e di assistenza sociale. Si considera il protettore dei vigili urbani ma, da alcuni, anche degli omosessuali in quanto è credenza comune che Sebastiano, in vita, avesse amato un uomo.