Eventi

Le Notti dei Briganti sono un successo, tra cultura e cibo di qualità: oltre 50 mila visitatori

Le Notti dei Briganti si sono rivelate un clamoroso successo: sono stati oltre 50 mila i visitatori accorsi a Santa Tecla di Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno, per prendere parte alla grande festa, che si è svolta dal 14 al 18 agosto 2024, che all’enogastronomia d’eccellenza ha affiancato la rivisitazione culturale del fenomeno del brigantaggio.

Successo per Le Notti dei Briganti a Montecorvino Pugliano

Con il patrocinio del Comune di Montecorvino Pugliano e della Regione Campania, la manifestazione, giunta alla sua terza edizione, è incentrata sulla conoscenza delle vicende storiche dei briganti che, nell’epoca post-unitaria, hanno attraversato la zona dei monti picentini.

Un vero e proprio excursus culturale del fenomeno rivisitato attraverso convegni, mostre, visite guidate ma soprattutto un percorso culinario di alta qualità con i piatti tipici della tradizione picentina. Il tutto in una location dal paesaggio mozzafiato e in un’atmosfera conviviale allietata da musica live, pizzica, taranta e spettacoli.

Tra prelibatezze e specialità locali non sono mancati i sei “speciali piatti del brigante” ognuno dedicato ad un famoso brigante dell’epoca: ci sono i fusilli rompicapo (pasta fresca fatta a mano) in onore del brigante Cracco, il panino salsiccia e friarielli per il brigante Gaetano Manzo, la Mammellona Ripiena che celebra il brigante Cannalonga e ancora carne alla brace per Ninco Nanco, arrosticini per il brigante Lupo, il Mascuotto pomodori e mozzarella (una sorta di fresella) per il brigante Tranchella.

“Attraverso la valorizzazione delle antiche tradizioni enogastronomiche e la letteratura sulla storia del brigantaggio nei Picentini, facciamo cultura nella terra dei briganti – ha dichiarato Vito Vivone, presidente dell’associazione Le Notti dei Briganti che ha ideato l’evento.

Siamo soddisfatti del risultato conseguito. L’obiettivo della manifestazione, giunta alla sua terza edizione, è stato quello di raccontare una storia diversa e spesso poco conosciuta, incentrata sul ruolo dei briganti nell’epoca post-unitaria e attraverso questa, far conoscere al pubblico gli avvenimenti e le tradizioni enogastronomiche e musicali che hanno interessato i Picentini, aggiungendo anche la possibilità di fare turismo con la riscoperta dei sentieri che furono rifugio dei briganti. Stiamo lavorando ad una nuova programmazione di eventi culturali e di interesse storico locale che facciano conoscere storia e bellezza della nostra terra al mondo” – hanno continuato Vivone e i membri dell’associazione Anna D’Alessio e Vincenzo Procida.

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre