Il 15 e il 16 novembre 2024 la Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, nonché la più antica d’Italia, apre le porte al pubblico offrendo due giornate di lezioni dimostrative gratis presso le Officine San Carlo a Vigliena.

Scuola di Ballo del Teatro San Carlo: lezioni gratis a Napoli

Si parte venerdì 15 novembre con i corsi inferiori suddivisi in due tranche: alle ore 18 si terrà una lezione destinata ai genitori degli allievi mentre alle 20:00 seguirà il corso destinato al pubblico. Stessa organizzazione per la giornata di sabato 16 novembre con una prima lezione destinata ai genitori degli allievi alle ore 18 e una ulteriore destinata al pubblico alle ore 20:00.

Per i genitori sarà la Segreteria della Scuola a provvedere all’invio degli inviti. Per tutti gli altri, invece, la partecipazione dovrà essere comunicata tramite prenotazione online, collegandosi all’apposita sezione del sito ufficiale delle Officine San Carlo.

“Le lezioni aperte della Scuola di Ballo all’interno delle Officine sono racconti, descrizioni di quello che avviene durante una ordinaria classe laddove prendono forma i sogni e le ambizioni dei giovani danzatori provenienti da tutta Italia. La sfida che si va a delineare nell’operazione va oltre la semplice esibizione artistica, è un’aspirazione ad esplorare nuovi orizzonti e a rompere le barriere tra il balletto e il pubblico, soprattutto i giovani e le comunità marginalizzate” – si legge nella nota diffusa dalle officine e dal San Carlo.

“L’obiettivo è avvicinare il balletto alle persone, rendendolo inclusivo e parte integrante della loro esperienza culturale e sociale. Questo approccio didattico mira non solo a formare ballerini eccellenti ma anche a educare il pubblico alla bellezza e al valore del balletto come forma d’arte accessibile a tutti“.

La Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli si distingue per un primato significativo: è la prima Scuola di danza d’Italia ed una delle più antiche d’Europa. Fondata nel 1812, vanta una storia di oltre 200 anni. L’iniziativa è promossa dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Affabulazione e finanziata a valere sul Fondo Nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura.