Sabato 25 gennaio 2025, dalle ore 19, torna il tradizionale appuntamento con la Sagra del Soffritto, Salsicce e Friarielli, uno degli eventi gastronomici più attesi dalla cittadinanza che si terrà presso le Bottegucce di piazza Belvedere, a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. Come sempre l’ingresso è gratis e il ricavato sarà devoluto in beneficenza.
Come ogni anno, in occasione del giorno di San Sebastiano, l’oratorio Don Bosco darà il via alla XXVIII Sagra dò zuffritte, sasicc’ ‘e friariell, un appuntamento ormai imperdibile per tutti gli amanti delle prelibatezze tipiche della tradizione partenopea e campana.
La piazzetta panoramica di San Sebastiano al Vesuvio accoglierà ancora una volta svariati stand che proporranno diverse specialità culinarie a base di soffritto – un piatto di umili origini preparato con interiora di maiale e sugo – oltre all’immancabile combinazione della cucina napoletana: quella composta dalle salsicce accompagnate dai friarielli.
Il tutto in un’atmosfera conviviale e divertente grazie al contributo dei giovani della comunità di San Sebastiano che allieteranno l’intera serata con musica, momenti di animazione e fraternità. Un’occasione per celebrare con gioia la giornata dedicata al Santo Patrono, all’insegna della solidarietà e dei piaceri della buona tavola. Il ricavato dell’evento sarà devoluto alla Caritas Parrocchiale, con l’obiettivo di fornire aiuto e supporto alle persone bisognose. La Sagra si avvale del patrocinio dell’Ente Parco del Vesuvio e del Comune di San Sebastiano al Vesuvio.
San Sebastiano è stato un martire cristiano vissuto nel quinto secolo d.C. nella Roma imperiale. Fu un legionario romano, sotto l’imperatore Diocleziano, talmente abile con l’arco da essere elevato nei ranghi dei pretoriani, i guerrieri scelti per proteggere il sovrano.
Di nascosto, però, nutriva una profonda fede cristiana che lo portò ad assistere gli altri credenti perseguitati. Quando Diocleziano scoprì il suo segreto lo mise a morte facendolo bersagliare dagli arcieri ma il Santo miracolosamente si salvò. Tornò così ad affermare la sua fede, raccontando il suo miracolo, ma l’imperatore ordinò nuovamente il suo decesso, accertandosi questa volta della morte avvenuta.
Oggi è uno dei santi più invocati perché patrono di numerose attività pubbliche e di assistenza sociale. Si considera il protettore dei vigili urbani ma, da alcuni, anche degli omosessuali in quanto è credenza comune che Sebastiano, in vita, avesse amato un uomo.