Non è mai il solito concerto quello di Michele Salvemini, alias Caparezza. Un vero e proprio spettacolo di circa due ore senza pause in scena al Palapartenope di Napoli. Tutto il pubblico Campano, nella quinta tappa del prisoner 709 tour, ha pogato e cantato tutte le hit dell’artista pugliese nativo di Molfetta.
Con una scaletta che ha dato prima visibilità alle nuove canzoni del suo ultimo album Prisoner 709, già disco di platino con più di 50000 copie vendute, Caparezza attraverso l’uso di varie scenografie ha incantato il pubblico Campano.
width=100%Tra le nuove canzoni che hanno entusiasmato di più i fan ci sono state: Prisoner 709; Confusianesimo; Una chiave; Ti fa stare bene e Larsen. Durante la canzone “Una chiave”, Michele legato ad una imbracatura di sicurezza è stato sollevato in aria su una chiave dando spazio sia alle sue abilità canore che a quelle teatrali. In “Ti fa stare bene” invece diversi palloni giganti sono stati lanciati tra il pubblico, il quale ci ha giocato per tutta la durata della canzone.
Caparezza più volte ha dimostrato la sua propensione a fare spettacolo, spingendosi ad intrattenere il pubblico con dei piccoli sketch prima di ogni canzone. Ciò che distingue il cantautore pugliese dagli altri artisti contemporanei è il suo modo di fare e di porsi.
L’artista non ha mai messo da parte coloro che fanno parte della sua band e del suo staff. Durante la presentazione e i ringraziamenti c’è stato un coro per ognuno di loro. Un coro più lungo da parte del pubblico c’è stato per Diego, seconda voce.
“Diego, Diego, Diego, Diego…” urlava il pubblico, così Caparezza scherzosamente ha esclamato: “Tutto ciò ha fatto molto bene al suo Di-ego.” Insomma una serata che si è conclusa con tre canzoni movimentate quali: Avrai ragione tu; Vengo dalla luna e Abiura di me.
Dopo più di due ore di concerto ci sono stati i saluti di Michele a tutti i suoi fan di Napoli con la canzone “Sogno di potere” come sottofondo. Insomma, in un Palapartenope sold out da inizio ottobre, Caparezza esce a testa altissima dopo una serata che ha portato sulla luna gli spettatori accorsi da tutta la regione.