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Vanity, a Pompei la mostra con gli straordinari gioielli del Mondo Antico

Oltre a conservare le città di Pompei ed Ercolano, insieme ad altri siti, l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. seppellendo le comunità ha consentito di ritrovare, a distanza di numerosi secoli, manufatti di straordinaria bellezza che altrimenti sarebbero andati persi. Nel corso della storia, infatti, dei materiali pregiati si è sempre fatta razzia e sono stati trasformati a seconda dei bisogni contingenti. Lo stesso sarebbe accaduto agli ori di Pompei ed Ercolano, se quella tragica eruzione non fosse avvenuta.

In tal modo sono giunti ai giorni nostri le manifestazioni di vanità, piacere effimero, illusione irrinunciabile di felicità, da sempre ostentata attraverso l’esibizione delle ricchezze, anche nel mondo greco e romano. È questo il tema della raffinata mostra “Vanity: storie di gioielli dalle Cicladi a Pompei”, in programma dal 10 maggio al 5 agosto 2019, presso la Palestra Grande degli scavi di Pompei (portico ovest).

Monili dell’area cicladica e pompeiana sono messi a confronto in un elegante percorso di stili e di civiltà, che trova nella vanità e nell’ostentazione della ricchezza un punto di comunione. Gemme, collane, fibule, orecchini, anelli ed armille in oro, argento, bronzo, con inserti in materiali preziosi e semipreziosi (avorio, pietre, paste vitree, corallo, perle ecc.), provenienti da Delos e dalle altre Cicladi saranno esposti accanto a gioielli rinvenuti a Pompei, ma anche in altri siti campani (Longola, Sarno, Paestum, Oplontis, Terzigno ed Ercolano).

Il progetto espositivo, che ha l’obiettivo di mettere a paragone le due fiorenti aree del Mediterraneo, Delos e Pompei, da sempre centro di scambio e punto di incontro di culture e religioni, nasce nell’ambito della collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei e l’Eforia delle Cicladi, finalizzata alla più ampia realizzazione di programmi comuni di studio, ricerca, promozione e ampliamento della conoscenza reciproca delle relative realtà archeologiche.

La mostra sarà presentata alla stampa il 9 maggio alle ore 12,00 alla presenza del Direttore ad interim del Parco Archeologico di Pompei, Alfonsina Russo e dei curatori Massimo Osanna, che ha promosso la mostra nel corso del suo mandato da Direttore Generale del Parco e l’Eforo delle Cicladi, Dimitrios Athanasoulis.