Capitano e simbolo della Turris. Ciro Manzo è questo e molto altro. Anche quando parla ai giornalisti, mai parole banali. Nel post-gara di Turris-Gallipoli si è presentato nella sala stampa del “Liguori” ed ha parlato a 360° della sia situazione attuale: “Il gol? La squadra viene prima di tutto, le gioie personali le ho messe in secondo piano – spiega Manzo – La vittoria del gruppo è la cosa più importante. Somma e Vallefuoco? Hanno fatto una buona partita, nonostante le difficoltà incontrate all’inizio. La squadra in casa si fa rispettare molto“. Prosegue: “Nel secondo tempo c’è stata una grande reazione, grazie agli ingressi di Ferraro e Schettino. Chi entra dovrebbe sempre dare qualcosa in più“.
Dedica davvero speciale per il gol, come rivela il capitano corallino: “La dedica? Come sapete, mio padre purtroppo è venuto a mancare diversi mesi fa. Prima della partita ho sognato mio padre, ed ho subito pensato che avrei segnato in partita. E’ normale che il pensiero per il gol vada a lui“. Manzo ha poi proseguito soffermandosi soprattutto sul suo ruolo da senatore e leader del gruppo: “Io tra i più ‘vecchi’ della rosa? Abbiamo ancora la voglia di giocare, vogliamo essere da esempio per i più giovani. Ferraro è l’emblema di questo spirito. Lui è l’anima dello spogliatoio, anche quando non gioca riesce a dare sempre il massimo. Oggi è stato decisivo nel procurarsi il rigore e nell’assist del 3-1. Deve essere un esempio“.
Nonostante gli anni, Manzo continua ad essere uno dei migliori calciatori della rosa, anche in questa stagione. Il segreto di questa condizione ottimale, è lui stesso a svelarla: “La condizione? Meglio dell’anno scorso. Mi sto dedicando completamente alla vita d’atleta, a differenza della scorsa stagione in cui alternavo calcio e lavoro. Sto molto bene.” Un’analisi poi anche sul campionato, che vede la Turris in un’ottima posizione di classifica, a dispetto dei pronostici di inizio stagione: “I tre punti persi all’andata pesano tantissimo, perché attualmente saremmo sopra al Pomigliano, che ha speso 10 volte in più della Turris. Questa squadra può fare di più, soprattutto fuori casa. In trasferta abbiamo troppe disattenzioni, che paghiamo di più rispetto a quanto giochiamo in casa. Facciamo una mole di gioco impressionante, dobbiamo essere più convinti dei nostri mezzi. Abbiamo la fortuna di allenarci molto bene, grazie a dei preparatori atletici che considero da Lega Pro per quanto sono bravi“.
Infine, Manzo parla del suo futuro a fine stagione e dell’addio del tecnico Di Maio. Ecco le considerazioni del capitano: “Il pensiero è quello di smettere a fine stagione. La Turris deve crescere sempre di più, e secondo me la squadra va ringiovanita. Il mio ricambio non sarà molto semplice, si dovranno spendere molti soldi! A parte gli scherzi, non voglio essere un peso per questa società. Di Maio? E’ un ottimo allenatore, ed ho avuto anche un buon rapporto con lui. Non credeva in alcuni uomini della squadra, ma non è stato semplice quello che ha fatto lui. Indirettamente, ci ha caricato molto. L’impatto di mister Baratto sulla rosa è stato molto positivo“.