E’ durante la calda estate del 2007 che è cominciata la lunga storia d’amore tra il Napoli (e Napoli) e il 7 argentino. Una storia d’amore fatta di continui “Do ut des”. Ezequiel Ivan Lavezzi, El Pocho per i più affezionati, faceva impazzire generazioni di appassionati sugli spalti e da casa e loro in cambio gli donavano tutto l’amore che solo un campione con la città nel cuore meritava.
Nello stesso mese, ma cinque anni dopo, s’interrompe il legame con la società partenopea, ma non quello con la città. I giovanissimi di oggi, cresciuti con le magie del Pocho, non hanno mai dimenticato lo “scugniziello” sudamericano diventato uomo a Napoli. E questo, evidentemente, vale anche per lui.
Nella giornata di ieri, nelle Instagram stories del campione trentacinquenne, è comparsa una splendida “Je so’ pazzo” dell’indimenticato Pino Daniele e, allegato, un grande cuore azzurro, proprio come il suo. Non solo. I più affezionati ricorderanno l’importanza della giornata di ieri.
Il 20 maggio 2012, giusto qualche mese prima che Lavezzi lasciasse la capitale partenopea per trasferirsi all’ombra della Tour Eiffel, il Napoli vinceva la sua quarta Coppa Italia. Trofeo che non arrivava dai tempi dell’argentino per eccellenza, Diego Armando Maradona – per chi ha avuto l’onore di vederlo – durante la prolifica stagione 1986/87. Il Pocho non l’ha dimenticato e ha pubblicato suo profilo Instagram una splendida foto di quel giorno di – ormai – otto anni fa, e tra le sue stories alcuni frangenti di quella meravigliosa serata azzurra.
Ma il Pocho Lavezzi non è stato l’unico a ricordare quella data. C’è chi, come Marek Hamsik, a tutti gli effetti figlio adottivo di Partenope, oltre a tenerla nel cuore, ce l’ha tatuata sulla pelle. Anche il suo profilo Instagram, come quello del centrocampista di origine turca Inler, pieno di ricordi di quella magica serata. Il ricordo di un periodo sicuramente meraviglioso per i giocatori e altrettanto per noi che ci emozionavamo nelle curve.