Paura alle Olimpiadi per il karateka Crescenzo: “Il mio cervello si è spento per 30 minuti”

Foto pagina Facebook Angelo Crescenzo


Il karateka originario di Sarno, Angelo Crescenzo ieri ha gareggiato alle Olimpiadi di Tokyo nella categoria kumite (67kg) e ha perso nettamente per 5-0 contro il venezuelano Madera Delgado, durante il suo primo match.

“Finisce qui la mia Olimpiade… troppo presto per quanto ho sudato! – scrive Crescenzo in un post pubblicato su Facebook – Ho lavorato quattro anni per arrivare ad oggi qui, pronto a lottare per quella medaglia; ma poi ancora una volta il destino mi è venuto contro! Con oggi, in modo surreale, è svanito il mio sogno olimpico; ma allo stesso tempo ho ricevuto uno straordinario calore da tante persone che mi hanno seguito e si stanno preoccupando per me”.

Oltre alla delusione per la prematura uscita dalle Olimpiadi, per cui Crescenzo aveva lavorato sodo per quattro anni, l’atleta campano durante l’ultimo minuto del match ha ricevuto un colpo molto violento dall’avversario, giudicato regolare, che gli ha causato una perdita di coscienza per ben 30 minuti.

Crescenzo ha comunque voluto proseguire l’incontro nonostante fosse in stato confusionale e non ricordasse cosa fosse accaduto nei minuti precedenti. Fortunatamente, i risultati della prima tac hanno dato esito negativo e pare che l’atleta abbia scampato un pericolo.

“Il mio cervello ha subito un colpo e ha deciso di spegnersi. Poteva essere un istante, invece è rimasto spento per circa 30 minuti. Non chiedetemi cosa sia successo, come sono arrivato a fine incontro, come sono sceso dal tatami o cosa sia successo dopo… perché non saprei rispondervi. So solo che gli “angeli” del mio staff sono intervenuti tempestivamente ed ora eccomi qui. I risultati della prima TAC sono negativi, ora attendiamo di capire cosa succederà nei prossimi giorni”.


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