Brancaccio, il tennista torrese “fischiato” a Napoli: il pubblico tifava per l’avversario francese

Il tennista Raul Brancaccio ha giocato con il tifo "contro" nella sua Napoli


Ha dell’incredibile ciò che è accaduto a Raul Brancaccio, tennista 26enne di Torre del Greco che sta scalando la classifica mondiale ATP: durante la Challenger di Napoli, Brancaccio ha giocato su un campo “ostile” pur gareggiando a 10 km dalla sua città natale.

Brancaccio, tennista napoletano fischiato a Napoli

Tutto è accaduto lunedì 25 marzo, durante il match delle 21.00 al campo D’Avalos nella prestigiosa cornice del Tennis Club Napoli, affacciato sul mare. Raul Brancaccio, numero 321 al mondo, sta affrontando il francese Pierre-Hugues Herbert nell’incontro valido per la Tennis Cup Napoli.

Il francese parte favorito: ma al secondo set Brancaccio è ad un passo dalla vittoria finale, dopo aver vinto il primo. In vantaggio per 5-4, il tennista torrese ha a disposizione 7 match point per chiuderla, ma sta giocando da straniero in casa sua. Ad ogni punto dell’avversario francese, gli spalti esultano contro di lui: alla fine perderà il secondo set, spegnendosi definitivamente nel terzo che perde per 6-0.

“Fiero di essere corallino, ma contento di non viverci più”

Il motivo di quest’astio sarebbe legato al mondo delle scommesse: Herbert, che partiva favorito, avrebbe catalizzato l’attenzione degli scommettitori che puntavano ad una vittoria facile. Ma la grinta di Brancaccio stava sovvertendo sulla terra rossa il pronostico della vigilia.

Ma l’atleta di Torre del Greco non ci sta, ed affida al suo profilo Instagram la reazione dopo il brutto lunedì con parole durissime che hanno riscosso solidarietà non solo tra i suoi tifosi ma anche all’estero, da parte di tanti appassionati di tennis.

Queste le parole di Brancaccio: “Ciao a tutti, Ho bisogno di scrivere ciò che penso, so che molte volte il silenzio parla più di mille parole, ma in questi casi bisogna proprio parlare… Prima di tutto, volevo ringraziare il direttore del Challenger di Napoli, Alessandro Motti, per avermi dato la possibilità di poter giocare questo bellissimo torneo che seguivo già da quando ero piccolo. Grazie per aver avuto fiducia in me e spero averla ripagata in modo degno! 

Dunque volevo dedicare questo post a tutte quelle persone che ieri facevano il tifo, quasi da stadio, contro di me. Gente IGNORANTE, INUTILE e VERGOGNOSA che rovina uno sport così bello solo per vincere scommesse e bollette. Richiamo un esame di coscienza a tutti voi, per il bene dello sport e per il rispetto a tutti i giocatori che offrono uno spettacolo degno di applausi.

Sono nato a TORRE DEL GRECO e sono fiero di essere corallino, nato e cresciuto in questa zona e ho sempre cercato di portare il nome di Napoli più in alto possibile. Ma perdonatemi che vi dica che sono contento di non viverci più, perché siete l’esempio di un popolo IGNORANTE!

Un torneo così importante a Napoli e tifare contro l’unico napoletano in gara è veramente VERGOGNOSO! Sono molto deluso da voi, ma in parte vi ringrazio per permettermi di fare rumore dopo quello successo ieri. Vi ringrazio perché grazie a voi ci siamo fatti riconoscere e per l’ennesima volta abbiamo fatto una figura di MERDA! Cambiate, per il vostro bene, ma se la prossima volta continuerete a tifarmi contro, fatelo più forte, perché più lo farete più ne uscirò forte.

Io continuo a inseguire i miei sogni. Grazie a tutti gli amici e alla mia famiglia che era lì per incoraggiarmi in questi momenti difficili, grazie per avermi supportato in ogni momento, grazie per essere sempre lì, Raúl”.

 

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