Putroppo non solo il calcio mette in vetrina il problema dei cori discriminatori e la stupidità di alcune persone che con il tempo diventano sempre più numerose. Accade anche nel basket qualcosa che poco ha a che vedere con lo sport ma molto, invece, con il cancro di violenze, inciviltà e razzismo.
La squadra locale di Napoli, l’Expert, va a giocare a Torino e in una partita molto tirata i tifosi locali pensano bene di intonare il solito coro sul Vesuvio. Il match termina e si pensa che la normalità sia stata ripristinata e invece, all’uscita, dell’impianto piemontese un gruppo di napoletani viene a contatto con quelli di fede torinese.
Scene da guerriglia con i napoletani dotati di mazze e cinghie. Alla fine 8 persone sono state denunciate: 7 napoletani e 1 torinese. Secondo le prime ricostruzioni i napoletani, attori di questa guerriglia, sono ultras del Napoli Calcio.
Il presidente dell’Expert Napoli prende le distanze: “Questi non sono nostri tifosi e non c’entrano nulla con i tifosi del basket, che ci seguono in tutta Italia e sono esemplari per educazione e sportività. Il gruppo di sostenitori, questa volta, era più numeroso del solito e noi stessi eravamo sorpresi”.