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Napoli Basket campione d’Italia, il presidente: “Abbiamo scritto la storia della città”

Il trionfo della Gevi Napoli Basket di ieri nella finale di Coppa Italia Frecciarossa è l’inizio di una “nuova era”. Gli uomini di Milicic hanno compiuto una vera e propria scalata battendo avversari ben più blasonati come Brescia, Reggio Emilia e Milano (al termine di una finale serratissima con gli azzurri quasi sempre in vantaggio). Sul successo dei suoi ha voluto parlare il presidente Federico Grassi che ha detto la sua al termine di una serata che entrerà nella storia dei tanti tifosi azzurri che hanno seguito in massa la finale.

Le parole di Federico Grassi dopo la finale tra Gevi Napoli Basket e Olimpia Milano

Il presidente commenta così il trionfo al Corriere dello Sport: “L’ex capitano Mimmo Morena mi aveva chiesto di riportare la coppa a Napoli e l’abbiamo accontentato. Prima della finale avevo detto che andavamo a giocarci un sogno, nonostante alcune defezioni fisiche per i nostri cestisti. Ero convinto che non eravamo l’agnello sacrificale per Milano. Stiamo bruciando le tappe, questo è vero ma rimaniamo con i piedi ben saldi a terra. Coach Milicic è speciale, lavora 24 ore sulla partita e questo lo rende uno dei migliori in assoluto”.

Sulla partita contro Milano: “Ad ogni azione avevo paura che la squadra crollava, specialmente nell’ultimo quarto, me lo ripetevo ad ogni tiro. Poi la tripla conclusiva di Pullen mi ha aperto un nuovo mondo. Napoli tra le migliori? Ci proveremo, ora dobbiamo rimetterci al lavoro per trovare uno sponsor”.

Sull’impresa della Napoli Basket: “Dopo la partita di ieri pensavo fosse un’impresa impossibile. Invece abbiamo scritto la storia della nostra città. E’ un grande orgoglio per i tifosi, per la città di Napoli e per i miei soci Alfredo Amoroso e Francesco Tavassi. Abbiamo scritto la storia e riportare la Coppa Italia a casa dopo 18 anni è semplicemente meraviglioso.”

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".