Napoli, la difesa con Koulibaly: i dati sono interessanti


Il ritorno di Koulibaly coincide con il miglioramento del Napoli, soprattutto in difesa, e non può essere un caso. Terminati due mesi che sportivamente parlando potremmo definire drammatici, il Napoli è tornato a volare. Sono tredici i punti nelle ultime cinque partite. Soltanto la sciagurata gestione dell’ultimo possesso a Sassuolo non ha permesso l’en plein. L’attacco del Napoli, salvo qualche eccezione, ha sempre funzionato. Quindi ciò che fa riflettere sono i soli quattro gol concessi. Considerando che tre arrivano nell’unica partita non vinta, il dato si fa interessante.

Le critiche al Napoli di Gattuso sono arrivate puntuali, con la difesa che era forse il reparto meno apprezzato. Eppure i dati, ma anche il campo, dimostrano l’avventatezza dei giudizi negativi.
Con lo 0-2 a Roma, gli azzurri diventano la squadra con più clean-sheet della Serie A: 11 in 27 partite. Terza difesa del campionato dopo Juventus e Inter, ai primissimi posti per xG concessi (numero di gol che ci si aspetterebbe di subire in base alle occasioni concesse). Il dato degli xG non è una scienza esatta, ma chi concede poco ha chiaramente meno possibilità di prendere gol.

La difesa con Koulibaly

Il ritorno di Koulibaly è stato fondamentale per l’equilibrio della difesa del Napoli, nonostante qualche blackout come l’inutile espulsione rimediata contro il Benevento. Numeri alla mano, con il senegalese e Manolas, cioè la difesa titolare, la squadra concede appena 0,73 gol su 90′. Una media da Scudetto. La presenza del leader difensivo senegalese alza il livello e l’attenzione di tutto il reparto. Statisticamente la peggiore coppia di centrali in stagione è Rrahmani-Maksimovic (1,76 gol concessi su 90′), ma sarebbe ingeneroso colpevolizzarli. È vero che c’è stato qualche palese errore, ma hanno giocato quando la squadra era in totale emergenza con sette indisponibili. Era, in parole povere, un’altra squadra.
Il Napoli con quasi tutti gli effettivi a disposizione sta dimostrando di giocarsela contro chiunque e l’assenza di leader di reparto in campo si è fatta sentire. Il periodo buio degli azzurri coincide con l’assenza dei centrali difensivi titolari (e non solo).

Il quarto posto è lì e il Napoli è attualmente tra le più in forma. Se non si dovesse raggiungere l’obiettivo è perché sono stati commessi troppi errori quando bisognava metterci una pezza. Ma è ormai inutile rimuginare sul passato. Alla porta bussano Crotone e Juventus e bisogna blindarla come è già stato fatto 11 volte.


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