Se le cose vanno male, si cerca subito il riscatto. Se le cose vanno bene, come nel caso del Napoli, non si vede l’ora di continuare a giocare sull’onda dell’entusiasmo. A prescindere quindi, il ritorno nel weekend della Serie A è l’appuntamento che tutti stanno aspettando. Ancor di più se si considera l’ottava giornata come un turno davvero importante nelle zone alte della classifica. Lazio-Inter e Juventus-Roma le partite di cartello, tra chi vuole riprendere la corsa al quarto posto e chi non vuole far scappare le prime della classe. Un turno che può essere favorevole al Milan, che affronterà il Verona al San Siro. Poi c’è il Napoli che dovrà vedersela col Torino di Juric, partita più impegnativa di quanto la classifica dimostri.
Come detto, il Napoli inizierà un ciclo di 7 partite in 21 giorni domenica alle ore 18. La banda di Spalletti ha la possibilità di staccare le quattro squadre impegnate nei big match, per questo Napoli-Torino rappresenta la gara che può dare un forte segnale al campionato. Con un occhio alle spalle, perché è vero che il Napoli ne ha vinte 7 su 7, ma è anche vero che è a soli 2 punti dal secondo posto occupato dal Milan. Basta un mezzo passo falso per vanificare tutto. Ma non sarà semplice contro i granata.
L’insidia di Napoli-Torino
Nonostante l’undicesimo posto e soli 8 punti conquistati, il Torino ha ottenuto meno di quanto meritasse. I ragazzi di Juric sono un gruppo che gioca con ritmo e aggressività, caratteristiche tipiche delle squadre del tecnico nato a Spalato. L’anima del Torino è evidente e il suo 3-4-2-1 sarà molto probabilmente impiegato anche domenica, soprattutto considerando che Andrea Belotti potrebbe aver recuperato dalle noie fisiche che lo hanno tenuto lontano dai campi per qualche partita. Ma non solo il Gallo, il Torino può fare affidamento sulla leadership difensiva di Bremer, la velocità di Singo, la fantasia di Brekalo.
Dal canto suo il Napoli, rispetto all’ultima gara contro la Fiorentina, dovrebbe schierare gli stessi 11 ad eccezione di Ospina e Lozano, sostituiti da Meret e Politano. I due italiani sono sicuramente più freschi visti gli impegni del colombiano e del messicano con le rispettive Nazionali. E poi potrà fare affidamento sullo stato di forma eccezionale di Victor Osimhen, che ha segnato anche con la Nigeria.
Altri due motivi per vincere
Napoli-Torino non serve solo a staccare le squadre impegnate nelle sfide di cartello, rappresenta anche il ritorno di Juric al Maradona. I tifosi del Napoli lo ricorderanno bene. A maggio, il suo Verona ha strappato un pareggio che non ha permesso agli uomini di Gattuso di accedere alla Champions League, dopo una rincorsa durata 3 mesi. La ferita per alcuni è ancora aperta e per sanarla, anche solo parzialmente, bisogna strappare i 3 punti a tutti i costi.
E poi c’è un record da battere. I record non portano trofei, questo è sicuro, ma eguagliare quello di 8 successi consecutivi ad inizio campionato del Napoli di Sarri nel 2017 può essere importante per riportare alla mente ricordi indelebili nella memoria azzurra. E per riportare definitivamente fiducia e autostima nella mente dei calciatori, che già nel girone di ritorno della passata stagione stavano tornando, per poi distruggere tutto in soli 90 minuti nell’ultima gara decisiva. La testa di un calciatore, a volte, conta più della tecnica. Ma per questo bisogna prima prendere il Toro per le corna.