Stadio Diego Armando Maradona, ex Stadio San Paolo di Napoli

Abodi lancia l'allarme per Euro 2032, a Napoli serve una svolta o sarà esclusione - Foto: Pacopixel94


Lo Stadio Diego Armando Maradona è l’impianto sportivo più grande della città di Napoli. Tempio del Calcio Napoli, fu progettato dall’architetto Carlo Cocchia, che decise di attribuirgli caratteristiche tipiche dello stile brutalista e venne costruito negli anni cinquanta. L’ex Stadio San Paolo fu ai suoi albori l’impianto più capiente d’Italia, con 85.012 posti. In seguito alla ristrutturazione fatta in funzione dei mondiali di Italia ’90, i posti a sedere vennero però ridotti a 72.810. Non fu quella l’ultima riduzione che subì lo stadio in termini numerici di spettatori da poter ospitare: nel 2005, per l’inagibilità del terzo anello, le sedute divennero 60.240. Con l’ultima modifica strutturale avvenuta in occasione della XX edizione delle Universiadi 2019, i rinnovati seggiolini sono diventati infine 54.726.

Lo Stadio Diego Armando Maradona, ex San Paolo in costruzione

Stadio Diego Armando Maradona, ex San Paolo in costruzione

Lo Stadio Diego Armando Maradona è di proprietà del Comune di Napoli. Si trova nel quartiere Fuorigrotta, appartenente alla X Municipalità cittadina. È dotato anche di varie palestre, di un campo di basket e di uno spazio da destinato alle arti marziali.

Stadio Diego Armando Maradona (ex Stadio San Paolo), sede delle partite casalinghe del Napoli

Allo Stadio Diego Armando Maradona gli fu attribuito un primo nome nel 1959, ovvero Stadio del Sole, trasformato poi in Stadio San Paolo nel 1963. Il 4 dicembre 2020, in seguito alla morte del più grande calciatore di tutti i tempi avvenuta il 25 novembre dello stesso anno, viene rinominato definitivamente Stadio Diego Armando Maradona.

Stadio Diego Armando Maradona, ex Stadio San Paolo di Napoli

Stadio Diego Armando Maradona, ex Stadio San Paolo di Napoli

Oltre ad ospitare le partite del Calcio Napoli fin dalla sua inaugurazione, lo Stadio Maradona è stato sede di molteplici eventi internazionali: il torneo olimpico di calcio nel 1960, i giochi del Mediterraneo del 1963, i due europei di calcio del 1968 e 1980 disputati in Italia, il mondiale di calcio del 1990, ed infine l’Universiade del 2019.

Una foto storica dello Stadio Diego Armando Maradona, ex Stadio San Paolo

Una foto storica dello Stadio Diego Armando Maradona, ex Stadio San Paolo

Lo Stadio Diego Armando Maradona è cronologicamente la quarta sede scelta dal Napoli per disputare le proprie partite casalinghe: la prima fu lo stadio Militare dell’Arenaccia (dal 1926 al 1929). La seconda scelta fu lo Stadio Vesuvio, costruito nel 1930, rinominato Stadio Ascarelli in seguito alla morte dello storico primo presidente del club, trasformato in Stadio Partenopeo a causa delle leggi razziali durante la seconda guerra mondiale, bombardato e distrutto nel 1942 dai tedeschi. Il terzo fu lo stadio Collana, al Vomero. La ridotta capienza di quest’ultimo costrinse però l’amministrazione comunale a costruire un nuovo impianto: la scelta ricadde su Fuorigrotta. Il nuovo stadio venne inaugurato il 6 dicembre 1959 con un Napoli-Juventus, terminato 2-1 per i partenopei.

Stadio Diego Armando Maradona, i lavori di costruzione dell’impianto

La scelta dell’amministrazione ricadde su Fuorigrotta perché il quartiere in quel periodo storico viveva un forte processo di urbanizzazione. La prima idea dell’architetto Carlo Cocchia fu quella di realizzare una struttura con un solo anello, che divennero due in seguito a delle modifiche progettuali, che portarono anche all’inserimento della pista d’atletica. Il 27 aprile del 1952 venne posata la prima pietra, sotto lo sguardo del sindaco dell’epoca Domenico Moscati e del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.

Stadio Diego Armando Maradona, ex Stadio San Paolo di Napoli

Stadio Diego Armando Maradona, ex Stadio San Paolo di Napoli

I lavori di costruzione dell’impianto terminarono il 2 dicembre 1959, e la sua direzione fu affidata allo storico attaccante Attila Sallustro. L’inaugurazione avvenne quattro giorni dopo, il 6 dicembre, in occasione della gara di Serie A tra Napoli e Juventus, vinta dagli azzurri per 2 a 1. In quell’occasione furono 90.000 gli spettatori presenti.

In fase di progettazione, lo Stadio fu denominato prima Partenopeo, poi Centomila. Al momento dell’inaugurazione fu poi ribattezzato Stadio del Sole. Il suo nome fu poi trasformato in San Paolo per celebrare Paolo di Tarso, poi Santo, che attraccò nei pressi di Fuorigrotta (a Pozzuoli) per tornare in Italia e proseguire il proprio cammino di fede.

Stadio Diego Armando Maradona (ex Stadio San Paolo), il primo restyling nel 1980 e quello del 1990

Nel 1980, in occasione degli Europei di calcio, fu fatta la prima opera di ammodernamento, costata un miliardo delle vecchie lire. Fu implementato l’impianto di illuminazione, fu costruito un fabbricato a due piani in corrispondenza di quella che oggi è la tribuna Posillipo, e fu installato un tabellone luminoso tra Distinti e Curva A.

Nel 1984 la FIFA assegnò all’Italia i Mondiali di Calcio del 1990. Corrado Ferlaino, all’epoca presidente del Napoli, manifestò pubblicamente l’intenzione di costruire uno stadio privato a Casoria con una capienza di 150.000 posti, al fine di trasferire lì la propria sede casalinga, e di ospitare la finale della Coppa del Mondo. L’opera non si concretizzò, e la scelta della FIGC ricadde sul San Paolo.

Stadio Diego Armando Maradona, ex Stadio San Paolo di Napoli

Stadio Diego Armando Maradona, ex Stadio San Paolo di Napoli

Ufficializzato come sede di alcune partite della competizione iridata, lo Stadio fu ristrutturato in maniera importante. I lavori si svolsero dal 1988 al maggio del 1990, e portarono ad un numero importante di modifiche. Fu in primis realizzata una copertura sulla tribuna stampa, furono installate due ascensori che collegassero lo stesso settore. Fu costruita una struttura sopraelevata (chiamata ‘Dirigibile‘) sopra la postazione destinata ai giornalisti, al fine di ospitare i soli telecronisti e le regie televisive. Furono installati seggiolini in tutti i settori, ammodernata la pista di atletica e furono installati due display al posto del tabellone luminoso. Furono ristrutturati gli ingressi e fu costruito un parcheggio sotterraneo su più livelli.

Il terzo anello fu costruito nel 1991, in seguito alle proteste della dirigenza del Napoli. Maradona e compagni furono infatti costretti a giocare le partite casalinghe di Coppa Campioni in uno stadio a capienza ridotta.

Stadio Diego Armando Maradona, i cambiamenti dal 2000 ad oggi

In seguito ad un nubifragio scatenatosi sulla città nel settembre del 2001, fu revocata l’agibilità dello stadio, colpito pesantemente. In quel periodo il Napoli giocò prima al Simonetta Lamberti di Cava de’ Tirreni, poi si trasferì al Santa Colomba di Benevento. Tornò allo Stadio San Paolo a gennaio dell’anno successivo.

Dal 2008, in seguito al ritorno del Napoli in pianta stabile nelle competizioni europee, furono effettuate nuove modifiche, sia all’esterno che all’interno della struttura.

A fine del 2012 il Napoli ha installato due schermi LED di 16 metri ognuno, in sostituzione dei due display non funzionanti. L’8 ottobre 2013, fu intitolata la tribuna stampa a Carlo Iuliano, storico capo ufficio stampa del club, in seguito alla sua scomparsa.

Lo Stadio Diego Armando Maradona vestito a festa per l'inaugurazione delle Universiadi

Lo Stadio Diego Armando Maradona vestito a festa per l’inaugurazione delle Universiadi

Stadio Diego Armando Maradona, la mappa dell’ex Stadio San Paolo

In occasione delle Universiadi del 2019, lo Stadio Maradona fu travolto da un importante rifacimento: i seggiolini furono sostituiti, la pista di atletica rifatta, furono installati due maxischermi, ammodernati gli spogliatoi e gli impianti. I maxischermi in particolare hanno ridotto la capienza a 54.726 posti a sedere.

Stadio Diego Armando Maradona, la mappa dell'ex Stadio San Paolo

Stadio Diego Armando Maradona, la mappa dell’ex Stadio San Paolo

Il 26 novembre 2020 Luigi De Magistris, all’epoca sindaco di Napoli, comunica in seguito alla morte di Diego Armando Maradona, di aver avviato l’iter per intitolargli lo Stadio. L’ufficializzazione arriva pochi giorni dopo, il 4 dicembre, dopo l’approvazione della giunta comunale. Nello stesso mese 1.400 seggiolini nei Distinti vengono riposizionati in modo da ricreare la parola “Napoli“.

Domenico Sepe e la statua di Diego Armando Maradona

Domenico Sepe e la statua di Diego Armando Maradona

A distanza di un anno dalla scomparsa del Pibe de Oro, il 25 novembre 2021 viene posizionata davanti al settore Distinti una scultura di bronzo realizzata da Domenico Sepe, raffigurante il campione argentino. La statua è poi tornata in possesso dell’artista. Una seconda opera, realizzata dalla Fonderia Nolana e raffigurante Maradona, è stata piazzata definitivamente nel corridoio che i calciatori percorrono all’ingresso sul terreno di gioco.

La statua di Maradona all'esterno dell'ex Stadio San Paolo

La statua di Maradona all’esterno dell’ex Stadio San Paolo

Capienza Stadio Maradona di Napoli

La capienza attuale dello Stadio Maradona è di 54.726 posti a sedere. Non è stato però sempre questo il numero di sedute disponibili, ma si è avuta una evoluzione negli anni in seguito alle modifiche dell’impianto ed ai cambiamenti in termini di regole di sicurezza.

Stadio Maradona, ex San Paolo. Napoli Lecce 03/06/2007

Alla sua inaugurazione, il 6 dicembre 1959, l’ex Stadio San Paolo era lo stadio più capiente d’Italia con 85.012 posti. In quell’occasione i presenti furono addirittura 90.000, stabilendo di fatto il primo record della sua storia. In seguito alla ristrutturazione fatta in funzione dei mondiali di Italia ’90, i posti a sedere vennero però ridotti a 72.810. Nel 2005, per l’inagibilità del terzo anello, le sedute divennero 60.240. Con l’ultima modifica strutturale avvenuta in occasione della XX edizione delle Universiadi 2019, i rinnovati seggiolini sono diventati infine 54.726.

Lo Stadio Maradona detiene il record storico in Italia di affluenza per una partita della Nazionale, ed è tutt’ora imbattuto. Risale al 22 novembre 1969, in occasione della partita dell’Italia contro la Germania Est valida per le qualificazioni al campionato del mondo 1970 e vinta dagli azzurri per 3-0. In quell’occasione gli spettatori furono 91.000.

Uno dei più famosi record storici di spettatori è quello relativo a  Napoli-Perugia del 21 ottobre 1979 con 89.992 biglietti staccati (e almeno una decina di migliaia di «portoghesi») . Tra i grigiorossi giocava Pablito Rossi, che segnò anche su calcio di rigore (1-1 il risultato finale).

Altro record da segnalare, Napoli-Juventus di Serie A, il 15 dicembre 1974, con 90.736 paganti (53.311 abbonati più 37.425 biglietti al botteghino).

Ecco invece alcuni record storici dell’Era De Laurentiis:

2005 – Napoli-Avellino 64.626
2008 – Napoli-Panionios 54.137
2011 – Napoli-Juventus 60.486
2012 – Napoli-Chelsea 52.495
2012 – Napoli-Bayern Monaco 60.000
2012 – Napoli-Manchester City 57.500
2017 – Napoli-Real Madrid 56.000
2018 – Napoli-Juventus 55.000

La partita Napoli-Milan valida per i quarti di finale di Champions League e giocata il 18 aprile 2023, ha stabilito il record di incassi al botteghino con quasi 6 milioni di euro non solo dell’era De Laurentiis, ma di tutta la storia del club.

Stadio Diego Armando Maradona, la capienza attuale di ogni settore

ANELLO INFERIORE (TOTALE: 20.455)

Tribuna Centrale Autorità: 1.056
Tribuna Centrale Inferiore: 1.404
Tribuna Family: 944 (88 postazioni riservate a disabili e accompagnatori)
Tribuna Ospiti: 1.029 (79 postazioni riservate ai disabili e accompagnatori)
Distinti: 6.384
Curva A: 4.623 (56 postazioni riservate a disabili e accompagnatori)
Curva B: 5.015 (56 postazioni riservate a disabili e accompagnatori)

ANELLO SUPERIORE (TOTALE: 34.271)

Tribuna Posillipo: 4.344
Tribuna stampa “Carlo Iuliano”: 237
Tribuna Nisida: 2.105
Tribuna Ospiti: 2.482
Distinti: 9.575
Curva A: 7.484
Curva B: 8.044

Come visitare lo Stadio Diego Armando Maradona, ex Stadio San Paolo

Non è possibile visitare lo Stadio Diego Armando Maradona. Il Comune di Napoli e la SSC Napoli non hanno mai lavorato ad una soluzione in tal senso. Al momento è possibile entrare all’interno dello Stadio, acquistando il biglietto di una partita del Napoli, oppure quello per uno dei grandi eventi e concerti che si tengono ogni anno.

Come arrivare allo Stadio Maradona di Napoli

COME RAGGIUNGERE LO STADIO IN TRENO

Trenitalia: Stazione di Napoli Campi Flegrei
Ferrovia Cumana EAV: Stazione Mostra
Servizio Metropolitano Trenitalia Linea 2: da Piazza Garibaldi e da Pozzuoli – Fermata Campi Flegrei

COME RAGGIUNGERE LO STADIO IN AUTO

Tangenziale: Uscita Tangenziale Fuorigrotta o uscita Agnano (per parcheggi a Bagnoli).

COME RAGGIUNGERE LO STADIO IN AUTOBUS

Dalla Stazione Centrale: 151 ANM con direzione Piazzale Tecchio (in Piazza Garibaldi o stazione EAV Circumvesuviana di corso Garibaldi)
Dall’aeroporto di Capodichino: linea Alibus per Piazza Garibaldi (costo 4 Euro) e poi Servizio metropolitano Trenitalia Linea 2 o linea bus ANM 151 con fermata Campi Flegrei
Dal Molo Beverello: prendere il 151 ANM in direzione Piazzale Tecchio o EAV linea M1 in direzione Pozzuoli che parte dalla Circumvesuviana di corso Garibaldi; bus EAV Monte di Procida in direzione Pozzuoli che parte da Piazza Garibaldi;
Da Piazza Vittoria: prendere le linee ANM:151-618-R7-C12 (Scendere alla Loggetta e proseguire a piedi verso lo stadio) in direzione Piazzale Tecchio, linea M1 e Monte di Procida EAV.
Da Vomero/Arenella/Secondigliano/Chiaiano: prendere la metropolitana ANM linea 1e interscambiare al Museo con la linea metropolitana Trenitalia linea 2

Parcheggio Stadio Diego Armando Maradona, ex Stadio San Paolo

Anche se dotato di un parcheggio sotterraneo, lo Stadio Maradona non ha un luogo dedicato alla sosta delle auto. Questo perché il parcheggio costruito in occasione dei Mondiali di Italia ’90 non è mai stato a norma, avendo il soffitto troppo basso. A causa della situazione economica non florida in cui versava il Comune di Napoli negli anni ’90, tutti i progetti di adeguamento e messa in regola furono accantonati, trasformando il parcheggio sotterraneo in un luogo di degrado e abbandono, dove recentemente sono stati rinvenuti anche oggetti utilizzati per messe sataniche.

L’unico servizio pubblico messo a disposizione degli spettatori, è il Park&Gol, che consente di raggiungere lo Stadio Diego Armando Maradona in navetta dal parcheggio di Bagnoli/viale della Liberazione (prospiciente ingresso ex NATO, uscita tangenziale Agnano). Il servizio comprende la sosta di un’auto nel parcheggio vigilato ANM di Bagnoli e titolo di viaggio a/r per la navetta valido per 5 persone. Tutto al prezzo complessivo di 3 Euro.

In questo modo è possibile evitare il traffico delle strade limitrofe allo stadio (si esce dalla tangenziale ad Agnano), e non avere problemi di parcheggio in zona stadio.

Museo Stadio Diego Armando Maradona

Non esiste ancora un museo allo Stadio Maradona. A gennaio del 2023 il sindaco Manfredi ha annunciato che la sua amministrazione sta lavorando assieme alla società azzurra per la realizzazione di un Museo all’interno dello Stadio, che contenga tutti i cimeli della storia del club. Il progetto dovrebbe essere ultimato nel 2026, anno del centenario del Napoli.

Esiste però un museo gestito da un privato, Antonio Cammarota, che contiene tantissimi cimeli della storia azzurra. Si chiama CAM Museum, ed è una collezione privata di maglie originali e cimeli storici del calcio, che ripercorre, con sapiente cura, quasi 100 anni di storie calcistiche del Napoli, e non solo. Ma non finisce qui, perché nelle intenzioni degli ideatori del progetto, oltre alla esposizione dinamica di cimeli del calcio, c’è quella di organizzare eventi sportivi e di solidarietà, di incontri per appassionati e tifosi ed anche di trasmissioni sportive ed eventi per addetti ai lavori.

Il CAM Museum si trova al Cis di Nola Isola 1 lotto 144, ed è possibile visitarlo gratuitamente previa prenotazione dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, e il sabato e la domenica dalle 10 alle 13.


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