A meno di clamorose sorprese, la Turris si iscriverà alla Serie D. Giugliano e Vitaglione hanno deciso di ritirare le loro dimissioni, garantendo, almeno per il momento, l’iscrizione al campionato. Il termine ultimo è fissato per le 17:00 di oggi pomeriggio: la società corallina si recherà a Roma, presso la Lega Nazionale Dilettanti, presentando la parte economica che mancava alla domanda di iscrizione, 19mila euro + 31mila euro di fidejussione.
Quindi, colpi di scena permettendo, l’iscrizione sembra essere praticamente certa. Tutt’altro che certo invece, il futuro della Turris. Tutto quello che di buono è stato fatto nell’ultimo anno, è stato letteralmente demolito nel giro di pochi mesi. Prima l’esonero di Santosuosso, con annessa sfilettata del tecnico contro la società, poi l’addio di Vitaglione, seguito a ruota dal presidente Giugliano, il tutto mentre le istituzioni cittadine si celavano nel più totale silenzio.
Una sequenza impressionante di eventi che hanno destabilizzato ulteriormente la piazza di Torre del Greco. Dopo la scorsa estate, segnata dall’addio di Moxedano, sembrava che il peggio fosse stato evitato, ma non è così. Anche se rispetto ad un anno fa la Turris si iscriverà (forse) in serie D, la totale mancanza di progettazione è una questione da non poter più rimandare. Da anni ormai la Turris vive costantemente in bilico, tra progetti sportivi falliti ed istituzioni inconcludenti, senza alcuna prospettiva.
Al termine del match con la Sessana vinto dalla Turris, nella sala stampa del post-gara il sindaco Ciro Borriello parlava addirittura di progetto stadio, riesumando la famosa cittadella dello sport. Un progetto che ha assunto connotazioni mistiche, quasi metafisiche: una leggenda metropolitana o poco più. E’ questa è solo l’ultima voce di un lungo elenco di promesse, parole e progetti, che rimangono, ad oggi, semplici emissioni di fiato. Tanto, tantissimo fumo gettato negli occhi dei tifosi, costretti ancora una volta a sperare nel miracolo, ma con quale progetto per il futuro?