In un’intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera, Claudio Ranieri, attuale allenatore in Premier League dello stupefacente Leicester, parla delle sue esperienze sulle varie panchine italiane. Particolarmente dolce è il ricordo che ha della città di Napoli:
“A Napoli ho un ricordo che ha dell’incredibile: credo durò un mese e mezzo-due, abitavamo al Vomero con mia moglie e avevamo tutta la città sotto e il mare. Dormivamo con le tapparelle aperte e ci svegliavamo per forza alle sei, con la prima luce del sole, per goderci quello spettacolo. Una meraviglia, ce l’ho ancora davanti agli occhi”.
Egli ha poi ripercorso il suo addio alla Juventus, arrivato perché in disaccordo con la dirigenza sul nuovo arrivo di Fabio Cannavaro: secondo il tecnico romano non era giusto il suo ritorno, visto che aveva abbandonato la squadra quando era scesa in Serie B, per poi volerci ritornare in Seria A, con la Champions League da giocare. Circa l’esperienza all’Inter ricorda come sia stato uno dei pochissimi allenatori nerazzurri in un periodo quando si vendevano i giocatori, in un club tradizionalmente abituato a comprare. Nella sua Roma, invece (il tecnico è nato a Testaccio, quartiere popolare dove l’A.S. Roma delle origini aveva il campo) i ricordi sono legati a quelli di Francesco Totti e Daniele De Rossi.
Da ricordare anche le esperienze all’estero: due volte al Valencia, dove ha conquistato la Supercoppa Europea; al Chelsea, che portò a una storica qualificazione in Champions, prima dell’arrivo dei miliardi russi.